Comme d'habitude

Su BioMed Critical Commentary – una sorta di PubPeer che raccomando ai colleghi – ho avuto un déjà vu all over again…

Anche in Italia l’anno scorso i giornali raccontavano di Jack Andraka, sedicenne, gay, pluri-premiato addirittura “in Vaticano” a novembre, perché avrebbe inventato un test per la diagnosi precoce di tumori del pancreas, 400 volte più preciso e 26 mila volte più economico di quelli esistenti. Ma il test si basa sul livello di unico marcatore, notoriamente inaffidabile, e i primi dubbi erano già stati espressi nel marzo scorso.

Anche perché il paper annunciato come imminente nel maggio 2012 ancora non c’è, e nelle presentazioni a conferenze varie Andraka ha mostrato pochi dati, diversi e contraddittori.
Avrei da ridere anche sulle statistiche, in breve: big claims, but little evidence.

*

A proposito di tumori, su PubPeer aumentano i papers con problemi del gruppo di Paola Palozza, all’univ. Cattolica di Roma, di cui parlavo in giugno. Me ne avvisa Clare Francis che definisce “economiche” quelle pubblicazioni, nel senso che le immagini dei gel sembrano affettate e riusate, in effetti.

*

A proposito di statistiche, da ROARS Giuseppe Lipari rianalizza la produttività dei ricercatori italiani, ottima secondo un rapporto per il governo britannico (ri.. grafico sopra o questo su Nature), e conclude:

A mio parere non c’è da essere contenti del quadro che viene fuori da tale rapporto. L’Italia si piazza in fondo alla classifica di molti indicatori assoluti, come numero di articoli prodotti e numero di citazioni ricevute. In altre parole, la quantità totale di ricerca prodotta è inferiore a quella di altri paesi europei di dimensione simile, come la Francia, il Regno Unito e la Germania. Gli unici dati su cui siamo messi molto bene sono quelli che riguardano il rapporto tra risultati ottenuti e soldi spesi. Ne consegue in maniera abbastanza evidente che il sistema della ricerca scientifica italiana è già molto efficiente, e che difficilmente sarà possibile migliorare questi indici continuando a tagliare la spesa per la ricerca. Certamente tutto è perfettibile, ma forse è il caso di andare a cercare gli sprechi da un’altra parte.

*

Altra ritrattazione per il ginecologo Weijmar Schultz, premio IgNobel per la medicina nel 2000, e lo spam è tornato a livello pre-festivo, era solo la tregua dei confiseurs.

*

Pas comme d’habitude

Medicare, la mutua  federale per gli anziani in USA,

plans to arm itself with broad new powers to better control — and potentially ban — doctors engaged in fraudulent or harmful prescribing, following a series of articles by ProPublica detailing lax oversight in its drug program.

crivono Tracy Weber e Charles Ornstein, autori degli articoli in questione, l’ultimo dei quali il 31 dicembre. Servirebbe un’Ong come ProPublica anche qui, no?

*

Le autorità cinesi sembrano intenzionate davvero a frenare la strage degli elefanti africani. Ieri hanno distrutto 6,1 tonnellate di zanne e oggetti in avorio illegale e i media hanno diffuso la  notizia.