L’anno scorso, J. Ratzinger ha finto di cascare dal trono quando sono usciti i rapporti della Commissione irlandese creata nel 2000 per indagare su violenze e stupri tollerati dalla Chiesa cattolica, e denunciati da decenni. Stessa sceneggiata adesso. Viene difeso dal Big8 che dà la colpa ai laici e al ’68 con un rant più ignobile del solito, e da monsignor Fisichella che si proclama dalla parte delle vittime e promette tolleranza zero e dà la colpa ai laici e al ’68 con agomenti più falsi del solito:
Almeno dagli Anni Sessanta si è diffusa una cultura che ritiene tutto sia ammissibile e ha compreso tutti, non solo la Chiesa.
Non è vero. Dal Concilio di Elvira la Chiesa ha ritenuto ammissibile violentare i bambini se a farlo erano i propri sacerdoti, i quali lo hanno fatto impunemente dal circolo polare all’Australia.
Per i dettagli, rif. Secret Codes: The Catholic Church’s 2,000-Year Paper Trail of Sexual Abuse del dominicano Thomas Doyle e dei benedettini A.W.R. Sipe e Patrick Wall, Volt Press 2005.