Integrità della ricerca 2.0

In USA, le Accademie delle scienze, dell’ingegneria e della medicina hanno pubblicato la bozza di “Fostering Research Integrity” (riassunto delle raccomandazioni), dopo aver constatato che le linee-guida del 1992 non erano servite a niente.

Non credo che la creazione di una Research Integrity Advisory Board cambi qualcosa perché ce ne sono già in tutte le grandi università e centri di ricerca. Inoltre l’Office for Research Integrity è talmente a corto di personale e di risorse da esaminare al massimo 5 o 6 casi all’anno, e impone raramente sanzioni più severe di una sospensione temporanea dei finanziamenti federali.

L’editoriale di Science è più ottimista, rif. anche l’articolo di Jeffrey Mervis. D’altronde l’AAAS – editore di Science – appoggia la Marcia per la scienza del 22 aprile che ne rivendicherà i “valori fondamentali” (capitolo 2). Ok, ma se la comunità non è capace di farli rispettare…

Paul Voosen scrive della fine prevista per la missione Cassini, mi mancherà, e del 98% di vapore acqueo, 15% di idrogeno molecolare e il resto CO2, metano e ammoniaca –  il “cibo per microbi” – identificati nei getti espulsi dall’oceano di Encelado attraverso la coltre di ghiaccio, prospettiva di Jeffrey Seewald e paper.

La NASA ha mobilitato il suo uff. stampa perché Hubble ha fotografato getti simili su Europa – penso che ne parlino molti giornali anche qui.

Fra gli altri paper, ho letto quello di Sarah Ellys Harrison et al. di Cambridge:

we demonstrate that establishing a close cross-talk between embryonic and extraembryonic stem cells [quelle che formano la placenta] in a 3D ECM scaffold is necessary and sufficient for the self-assembly of a structure that recapitulates many of the key spatial and temporal steps of early mammalian embryogenesis.

L’embriogenesi di un topo, per ora.