Damned lies & statistics

Meno male che E.K. Hornbeck ha risposto alla PR dei promotori di pseudo-scienza “Quelli dell’Artemisia annua”, a volte la malafede mi fa cascare le dita braccia.

E meno male che ci ha pensato Scienza in rete, a volte gli abusi della statistica idem.
Tumori, la maggior parte è dovuta al caso“, un articolo della Repubblica come altri usciti il mese scorso, travisava un paper di Science in cui Bert Vogelstein, Liu Li e Cristian Tomasetti rispondevano con dati non solo statunitensi – ma sempre con una statistica cherry-picked – alle critiche suscitate dal paper di Vogelstein e Tomasetti, nel 2015.

Quest’ultimo era stato contestato dagli esperti, e ancora più travisato dai media.
Paolo Vineis – uno dei revisori del secondo paper – spiega bene l’assurdità della correlazione fatta da Vogelstein & Tomasetti fra tasso di incidenza dei tumori e tasso di proliferazione delle staminali nei tessuti d’origine, per calcolare che il 66% dei tumori sarebbe dovuto a mutazioni casuali, e quindi alla “sfortuna”:

Il ragionamento è troppo semplice per essere vero. Infatti alcune semplici constatazioni lo minano alla base: i tumori del polmone sono aumentati di 50 volte nel corso del secolo scorso (negli USA), e quelli dello stomaco e del collo uterino sono diminuiti di 10 volte. I melanomi hanno una frequenza 200 volte più alta in Australia (Queensland) che in Cina, e così via. Ovviamente non possiamo ammettere che le cellule polmonari proliferassero con una velocità 50 volte più alta a fine secolo rispetto all’inizio, o le cellule della cute 200 volte di più in Australia che in Cina.

Come tutti, Paolo V. si chiede perché

Science (una delle migliori riviste al mondo) pubblica per la seconda volta un approccio così controverso, nonostante le critiche che il primo articolo ha ricevuto? Per di più dopo che la concorrente Nature ha pubblicato un articolo più rigoroso, chiaro e lineare, e che arriva a conclusioni opposte […]

Bisogna essere un po’ cinici, dice, prima di rispondere che

la motivazione sta nel desiderio delle riviste scientifiche di attirare l’attenzione delle prime pagine dei giornali.

Con l’aria che tira oggi in USA, si può essere ancora più cinici e pensare che convenga sottovalutare i fattori ambientali?

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fonte Tyler Vigen, Spurious Correlations

Anche Retraction Watch parla di “Fostering Scientific Integrity”, grassetto mio:

The report also renames those problematic practices — such as “misleading statistical analysis that falls short of falsification,” awarding authorship to researchers who don’t deserve it (and vice versa), not sharing data, and poorly supervising research — as “detrimental” research practices. In the past, many have dubbed those behaviors as “questionable.”

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Overcooked
Dal dicembre scorso, lo statistico Andrew Gelman segue l’altro “Pizzagate“, non quello dei trumpisti invasati, ma il caso dello psicologo nutrizionista Brian Wansink e dell’università Cornell che rifiuta di mettere in discussione un ricercatore prolifico e redditizio.

Prima ritrattazione questa settimana per un paper Pizzagate: Low prices and high regret: how pricing influences regret at all-you-can-eat buffetsBMC Nutrition, 2015. Rif. la discussione su PubPeer, in particolare la giustificazione di Wansink:

 ha deciso di non condividere i dati con i ricercatori perché temeva che ci trovassero errori.

Senza il suo aiuto ne avevano già trovati 150 in quello ritrattato e in

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Fact-Check Project
Esasperato dalle bufale sul clima raccontate da Judith Curry, John Christy & Lamar Smith al Congresso,

Vice Ranking Member on the House Committee on Science, Space, and Technology Rep. Don Beyer (D-VA) this week submitted a collection of scientific rebuttals to false or misleading statements made in that hearing.

Gli scienziati competenti che vogliono smentirne altre possono compilare una scheda che sarà allegata agli atti. Questi lo hanno già fatto.

A propos di temperature globali: la serie GISTemp è aggiornata a marzo, dettagli da SouNick Stokes e Robert Scribner.

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Su Oggi Scienza ho provato a riassumere le avventure di Andrea Rossi e del suo bollitore a FuF, chiedo scusa per i refusi.

5 commenti

  1. Ciao Oca s.,
    su La Repubblica di Napoli è comparso questo: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/04/12/news/niente_selezione_la_nostra_evoluzione_dipende_dall_andare_in_risonanza_con_il_mondo_esterno-162809814/
    Il collaoboratore è proprio quel Giuliani, l’amico di Penny.
    Qui il giovine nella sua cameretta divulga la sua teoria analogica: https://www.youtube.com/watch?v=yRNKNp5HMq4
    I contenuti del suo profilo pubblico su Facebook conferma l’ascendenza ideologica facilmente immaginabile (paranoia gender in salsa cattolica ecc.).
    Il paper sarebbe stato pubblicato su “Physica A: Statistical Mechanics and its Applications 471:750-756, April 2017”.
    Mah!

    1. passante,
      strano, l’abstract non somiglia a quello che Damasco racconta nelle cronache locali.

      Paolo C.,
      income concentration leads to concentrated political power and the ability to prevent regulations on carbon emissions
      Che sorpresa, vero?

  2. Edit: il giovane laureato in fisica non sarebbe altri che Htagliato, già autore sulle prestigiose pagine di Pennywise.

  3. Dal cielo alla Terra, comunicazione XYZ004.
    Ora basta!
    https://www.youtube.com/c/KeshefoundationOrg/live
    “The Keshe Foundation is proud to announce a new
    cancer solution
    breakthrough!
    Mr Keshe will unveil for the first time to the public,
    the extraordinary results found by medical doctors
    and clinical trials using Keshe “gans” products.
    Special information will be released on
    Tuesday April 18th, 2017 during Cancer Blueprint Day, starting at 9AM CEST – ROME, Italy
    3AM EDT – New York, USA
    12AM PDT – Los Angeles, USA
    3PM HKT – Hong Kong, China
    5PM AEST – Victoria, Australia
    Mr Keshe invites doctors, scientists and professionals of all kinds to watch the presentation, and examine the data presented.”

    Non riusciamo a concludere questo messaggio, ci auguriamo che venga ben interpretato; trasmette dall’Italia la mattina del 18 c.m.
    Pace e bene

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