A voté

Alle 15.30 aveva votato la stessa percentuale di due settimane fa alle 19, dice il presidente del seggio. Buon segno? Noi emigrati siamo in contro-tendenza.

Nel mio sondaggio casalingo, solo 1 votante su 10 dice che si astiene. Davvero? “Mais nooon, t’inquiète pas, il est pour la science!” Lo ha convinto Piketty (legge Libé). Se fosse arrivato al ballottaggio uno degli altri due si sarebbe astenuto. Forse.

Mélenchon e Fillon hanno propagandato idee di estrema-destra, mutuate da Hugo Chavez il primo, disastro economico garantito, dai fondamentalisti cattolici il secondo, diritti umani e libertà personali addio. E gli è piaciuto che sulla crisi greca Macron la pensasse come Amartya Sen, Paul Krugman. Quello che ha raccontato Varoufakis, quoi, anche se avrà spaventato gli elettori di Fillon.

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Nell’attesa dei risultati, da Retraction Watch leggo che il Brigham and Women’s Hospital di Harvard è stato condannato a versare $10 milioni al governo federale, in un patteggiamento sui fondi del NIH ottenuti da Piero Anversa, Annalisa Leri e Jan Kajstura dopo che son saltate fuori falsificazioni nelle loro pubblicazioni sulle staminali cardiache – alcune già ritrattate.

Le falsificazioni (per non parlare dei conflitti d’interesse!) hanno danneggiato dei pazienti, alcuni trial sono stati sospesi ecc. ecc. eppure Anversa e la sua collaboratrice ora lavorano allo Swiss Institute for Regenerative Medicine, un centro privato del Ticino. Chissà cosa ne pensa Steph.

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radioprozac trova strano che il 10 maggio alla Camera sia invitata a parlare di giornalismo una negazionista del cambiamento climatico. Oltre ad Annalisa Quirico del Foglio, nella sessione “Informazione e post-verità: quale ruolo spetta ai giornalisti?” sono stati invitati

  • Pietro Gomez del Fatto Q. che ha dato visibilità agli anti-vax Roberto Gava e Antonietta Gatti;
  • Gianni Riotta del Corriere che spaccia bufale sul clima degne del Foglio;
  • Jacopo Iacoboni che sulla Stampa aveva accusato – falsamente – Elena Cattaneo di conflitto d’interesse (almeno il quotidiano ha pubblicato la rettifica di Elena);
  • Emiliano Fittipaldi dell’Espresso, settimanale famoso per aver sbattuto le falsità su Ilaria Capua in copertina e non aver pubblicato né rettifiche né scuse.

Trovo strano che non sia stato invitato un pioniere della post-verità come l’Agente Betulla, o Gioia Locati se serviva una pioniera.

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