L'università Federico II, sempre all'avanguardia

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Dopo le immagini photoshoppate da Alfredo Fusco et al., i plagi della banda Tarantino-Finelli, l’invenzione del “fornello geotermico” cara al pio Pennetta, le ricerche falsificate sugli Ogm e altre imprese che hanno suscitato l’ammirazione della comunità scientifica, l’ateneo ha deciso di stupirla di nuovo insegnando il creazionismo “scientifico“.

Gaetano Ciarcia, professore di anatomia comparata e citologia al Dipartimento di Biologia, ha distribuito agli studenti un post di Giorgio Masiero uscito sul blog del pio Pennetta:

Per una nuova biologia coerente con il secondo principio della termodinamica

da trattare in un compito e una presentazione in power point, con la riverenza dovuta a un testo importante.

Non per criticare i non sequitur, i travisamenti degli autori citati, le divagazioni pseudo-epistemologiche, le analogie già derise nell’Ottocento…
O trovare nella letteratura scientifica esempi di evoluzione per selezione naturale o di batteri fotosintetici incorporati come cloroplasti o di ipotesi sull’origine degli organismi, che “l’ottimo Masiero” ignora…
O rintracciarne la fonte nell’intelligent design di William Dembsky et al. secondo i quali l’entropia dei sistemi isolati e la teoria dell’informazione di Shannon si applicano alle cellule viventi
O inquadrarlo in altre credenze “dell’ottimo Masiero” quali

  • solo un Essere soprannaturale Incausato puo’ spiegare non dico la vita, ma la sola esistenza di un sasso.
  • Quando gli esploratori del XVI secolo scoprirono le Americhe e il Pacifico, la loro maggiore sorpresa non fu la scoperta di nuove terre, ma quella dell’egemonia tecnologica globale dell’Europa. Come mai – si chiesero – solo noi abbiamo fonderie, cannocchiali, orologi affidabili, mezzi di trasporto oceanici, ecc.? L’unica risposta che io trovo convincente è: la fede cristiana nel Logos. …  la teologia cristiana aveva attinto dai greci la logica come strumento per ragionare su Dio, creatore razionale del mondo.

Macché. Gli studenti sono stati indotti a prendere un’inanità sonora per una “critica scientifica” (h/t quelli che non ci sono cascati).

17 commenti

  1. ma chi e’ questo masiero ? quello che spara cazzate,peraltro nemmeno farina del suo sacco,sulla “memoria dell’acqua” ( !??) ah ah ah che ciarpame,che immondizia !

  2. A me fa troppo ridere uno che non ha capito la relatività galileiana (peraltro “semplice” solo per chi non la conosce ) e che pretende di “interpretare” la meccanica quantistica…..ma via,certa immondizia parareligiosa e talebana sta bene dov’è,no ?

  3. Non finisce mai di stupirmi la sequela cattiva universita’ impunita…
    Fusco dopo 4 anni e’ ancora docente e senza reprimende apparenti. Tarantino-Finelli, figurarsi…
    Questo fa folkore, ma intanto gli studenti li inzozziamo per bene a fargli credere che la biologia evoluzionistica non possa essere quantitativa e predittiva o postdittiva… (tipo un giro su biorXiv il Prof Ciarcia?)
    E’ cosi’ poco quantitativa la biologia evolutiva che non aspettava neanche biorXiv, perche’ e’ da un decennio ospitata su arXiv: https://arxiv.org/archive/q-bio.
    Pero’ si’, i fondi decidiamoli solo basandoci su quanti studenti si iscrivono e laureano, e le valutazioni ANVUR, mai sul risultato di inchieste…
    Magari con qualche incentivo in questa direzione i dipartimenti si svegliano un pochino…

    1. Htagliato,
      lei pretende troppo, temo.

      Andrea,
      (tipo un giro su biorXiv il Prof Ciarcia?)
      non serve, sul blog di Pennetta s’impara anche la statistica “alternativa”.
      mai sul risultato di inchieste…
      Come no:
      the university did set up an internal investigation committee in 2013. Its chair, Roberto Di Lauro, had himself co-authored papers with Fusco. The committee members examined nine of Fusco’s publications. Their unpublished report, which Nature has seen, says that they saw no evidence of misconduct
      Non avranno guardato fra le 65 segnalate da PubPeer.

  4. Ho avuto modo di visionare il report della commissione presieduta dal prof. Di Lauro. Sono state esaminate in dettaglio tutte le pubblicazioni incriminate e non e’ stata trovata nessuna evidenza di manipolazione dei dati presentati. E’ un vero peccato che questo report non possa essere reso pubblico.

    1. art,
      Sono state esaminate in dettaglio tutte le pubblicazioni incriminate
      Non è vero. “The committee members examined nine of Fusco’s publications” su almeno 65 “incriminate” – di cui almeno 10 già ritrattate perché le immagini erano false.

  5. anche io ho fatto questa stessa contestazione al prof. DiLauro e lui mi ha risposto che la commissione era stata invaricata di esaminare solo le pubblicazioni che erano oggetto di indagine della magistratura.

  6. @ art
    Ho avuto modo di visionare il report della commissione presieduta dal prof. Di Lauro. Sono state esaminate in dettaglio tutte le pubblicazioni incriminate e non e’ stata trovata nessuna evidenza di manipolazione dei dati presentati. E’ un vero peccato che questo report non possa essere reso pubblico.
    Se lei e’ l’Arturo che e’ intervenuto lo scorso gennaio, quanto le dico potra’ risultarle ripetitivo.
    In ogni caso, insisto: affermare che un documento non possa essere reso pubblico e, contemporaneamente, fare affermazioni sul suo contenuto e’ (IMHO) una scorrettezza.
    E poi: o si evita di peccare o si pecca fino in fondo. O si rispetta l’indicazione dell’universita’, e non si dice nulla sul contenuto, o si ignora tale indicazione, e si rende pubblico l’intero rapporto.
    Come che sia, noi dovremmo crederle sulla parola? Senza poter verificare?
    “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”?
    Quello che sta facendo lei si chiama “pettegolezzo”.
    Pettegolezzo per pettegolezzo, le riporto (nuovamente, se lei e’ quell’Arturo) un frammento da un intervento attribuito proprio a quel prof. Di Lauro con cui lei afferma di aver parlato (intervento poi cancellato dalla pagina da cui e’ stato trascritto)
    I learn that on the basis of our report Prof. Fusco received a sanction and a warning from the Rector and furthermore, as recommended in the report, the University Federico II has now established rules on how to handle cases of misconduct
    Quindi, mi domando: se quell’intervento e’ autentico, e se davvero il prof. Fusco e’ stato sanzionato e avvertito (presumibilmente per “misconduct”, in base a quanto leggo), siamo sicuri che non sia un bene, per il prof. Fusco, se quel report non viene reso pubblico?
    anche io ho fatto questa stessa contestazione al prof. DiLauro e lui mi ha risposto che la commissione era stata invaricata di esaminare solo le pubblicazioni che erano oggetto di indagine della magistratura.
    Se le cose stanno cosi’, mi domando se l’Universita’ aveva davvero intenzione di approfondire la questione o se, a rimorchio della magistratura, intendeva fare solo un’operazione di facciata; il minimo indispensabile per contenere il piu’ possibile il danno di immagine, in attesa che le acque si calmino e nella speranza che il tutto venga dimenticato. Se, come lei afferma, il report non puo’ essere reso pubblico, la seconda ipotesi mi sembra diventi alquanto credibile.
    Comunque, a maggior ragione: se lei e’ consapevole del fatto che le pubblicazioni esaminate sono solo una minima parte di quelle contestate (prescindendo dalle indagini della magistratura), spero si renda conto anche lei che quello che ci riporta, se anche vero, e’ comunque di rilevanza molto, molto scarsa.

  7. @ Oca Sapiens
    Nel precedente intervento ho fatto un errore con i tag (as usual): il primo link doveva coprire il frammento “e’ intervenuto lo scorso gennaio” ma, per errore, ho chiuso il tag ‘italic’ anziche’ il link. E il primo link si e’ allargato fino al secondo, fagocitandolo.
    Potrebbe correggere?
    Le mie scuse a tutti.

    1. E.K.Hornbeck,
      corretto.
      In realtà, la procura deve ancora indagare “per mesi” quindi nessuno sa quanti papers prenderà in considerazione. Nell’articolo di Alison su Nature (primo link nel mio post) la novità è questa:
      that report [della Federico II] has been heavily criticized by an ethics committee of the Italian National Research Council (CNR), which the University of Naples asked to examine its investigation-committee procedures. In its own confidential report, which Nature has also seen, the CNR flags Di Lauro’s apparent conflict of interest — he co-authored seven papers with Fusco before 1999 and two after 2011. It also criticizes the committee’s decision to analyse images with the naked eye, instead of using commonly available software. And the report decries the apparent downplaying of any consequences of the claimed data manipulation.
      Il che risponde alla sua domanda: stando al CNR è stata un’operazione di facciata.

  8. Caro E.K.Hornbeck,
    lei continua con i suoi posti diarroici. Francamente faccio fatica e mi annoia anche un po’ seguirla. Me ne faro’ comunque una ragione che lei ritiene i miei post di scarsa importanza.
    Da parte mia cerchero’ invece di convincere la nostra ospite, che e’ una bravissima giornalista di un grande quotidiano, ad intervistare Roberto Di Lauro, cosi’ almeno si potra’ fare un po’ di chiarezza sul lavoro della commissione.

  9. @Andrea Idini
    Sono a conoscenza del fatto che, a seguito del lavoro della commissione, Fusco ha avuto una dura reprimenda dall’allora rettore per non aver reso disponibili i dati originali. Inoltre le sue prossime pubblicazioni saranno controllate per qualche anno dal suo capo dipartimento.

  10. @ art
    lei continua con i suoi posti diarroici. Francamente faccio fatica e mi annoia anche un po’ seguirla. Me ne faro’ comunque una ragione che lei ritiene i miei post di scarsa importanza.
    E io mi faro’ una ragione del fatto che lei ritiene i miei post “diarroici”.
    Da parte mia cerchero’ invece di convincere la nostra ospite, che e’ una bravissima giornalista di un grande quotidiano, ad intervistare Roberto Di Lauro, cosi’ almeno si potra’ fare un po’ di chiarezza sul lavoro della commissione
    Liberissimo.
    Sempre meglio che riportarne le parole senza possibilita’ di verifiche.
    Ma il prof. Di Lauro potra’ trasmetterci quel report?
    E, comunque, che rilevanza avrebbe il lavoro di una commissione che (lei ci insegna) ha avuto modo di focalizzarsi solo un sottoinsieme molto ridotto dei lavori in questione?

  11. @E.K.Hornbeck
    E, comunque, che rilevanza avrebbe il lavoro di una commissione che (lei ci insegna) ha avuto modo di focalizzarsi solo un sottoinsieme molto ridotto dei lavori in questione?
    Ho contestato anche questo a DiLauro, che mi ha risposto che il lavoro della commissione e’ terminato agli inizi del 2014, quando i paper oggetto di indagine erano un numero molto minore. Ribadisco comunque che il mandato del rettore alla commissione era solo di indagare i paper oggetto di indagine della magistratura.

  12. @ art
    Ribadisco comunque che il mandato del rettore alla commissione era solo di indagare i paper oggetto di indagine della magistratura.
    In effetti, questo (se confermato dal prof. Di Lauro) mi sembrerebbe piu’ interessante dei risultati della stessa indagine.

  13. “@Andrea Idini
    Sono a conoscenza del fatto che, a seguito del lavoro della commissione, Fusco ha avuto una dura reprimenda dall’allora rettore per non aver reso disponibili i dati originali. Inoltre le sue prossime pubblicazioni saranno controllate per qualche anno dal suo capo dipartimento”
    Non so perche’, ma non mi solleva piu’ di tanto questo.

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