In alcuni pazienti l’effetto c’è lo stesso, riferiva nel 2010 Ted Kaptchuk del Program in Placebo Studies and the Therapeutic Encounter a Harvard et al., non serve ingannarli.
In una metanalisi di 24 esperimenti clinici con placebo dichiarato rispetto a nessuna terapia, Charlesworth et al. di Oxford scrivono che l’efficacia migliora con “l’incontro terapeutico” durante il quale il medico dice che a volte il placebo funziona.
È un’altra conferma dell’ipotesi di Fabrizio Benedetti – il pioniere della neuroscienza dei molti effetti placebo e nocebo, con il quale Kaptchuck collabora da tempo – sulla fiducia nella “narrativa” creata dall’incontro. Un medico che dice la verità, insomma, sarebbe più terapeutico di uno che mente.
Per essere approvato un farmaco deve dimostrare un’efficacia maggiore del placebo, ma nei trial la valutazione è semplificata perché l’effetto (end points) è quello ipotizzato per il farmaco.
Due anni fa Kaptchuck ha pubblicato una prova con un analgesico, il seguito di quella che Fabrizio Benedetti aveva fatto nel 2002 a Torino (erano iniezioni: né gli infermieri né i pazienti ne conoscevano il contenuto, ma sapevano tutti che a volte sarebbe stato un placebo):
A cohort of 66 participants documented 7 separate migraine attack: one untreated attack, followed by six attacks that were randomly assigned for either rizatriptan (10 mg Maxalt) or placebo treatments, each of which labeled once as ‘Maxalt’, once as ‘Placebo’, and once as ‘Maxalt or Placebo’ (459 documented attacks).
Nell’insieme il Maxalt era più efficace, però non c’era differenza tra il placebo con la scritta “Maxalt” e il Maxalt con la scritta “Placebo”. L’effetto placebo sarebbe maggiore in chi ha un allele del gene COMT per un enzima che metabolizza la dopamina, e ci sono aziende che vendono l’apposito test del DNA. Prematuro, mi sa, è improbabile che sia coinvolto una sola variante di un solo gene.
Dallo Smithsonian:
“Nobody would believe my research without the neuroscience,” Kaptchuk told me. “People ask, ‘How does placebo work?’ I want to say by rituals and symbols, but they say, ‘No, how does it really work?’ and I say, ‘Oh, you know, dopamine’—and then they feel better.”
Rif. anche The Guardian. Sono due articoli divertenti, peccato che non citino i lavori di Fabrizio Benedetti, in particolare sugli effetti avversi del placebo…
***
Su Nature Chemical Biology, Christopher Voigt del MIT et al. usano la tecnica CRISPR per dare alle Escherichia coli 18 geni per distinguere tra rosso, verde e blu (RGB) e produrre proteine del colore giusto:
Several design challenges complicated the construction of the complete RGB system.
Altroché! Alla fine ci riescono, quando le E. coli sono illuminate dalla proiezione di foto a colori, le riproducono sul loro dischetto. Commento di Adam Levy.
p.s. Complimenti a Marco Antonelli, dottorando alla Statale, et al. per il paper su Nature Astronomy che spiega come “pesare” una pulsar… com. stampa.
Gentile sig.ra Coyaud,
data la sua enorme esperienza del mondo della pseudomedicina e di coloro che danzano su quel confine volevo sottoporle un quesito, mi scuso per l’OT.
lei ha mai sentito parlare di un certo Paolo Mainardi?
In una discussione online sulla permeabilità intestinale (versione leaky gut syndrome) è saltato fuori il nome di Mainardi.
Ho trovato il suo sito, gutbrainaxis, in cui pubblicizza un integratore di sua creazione. Il sito è quasi solo un luogo dove inserire testimonianze di guarigione.
La cosa che mi lascia molto perplesso, per non dire di più, è che fra le patologie che Mainardi direbbe di curare con diete e integratori ci sono autismo, epilessia, sclerosi multipla, fibromialgia, celiachia. Nelle testimonianze riportate nel sito una ragazza (?) dice di aver sospeso gli antidepressivi per seguire il trattamento con l’integratore di Mainardi.
Mainardi parla di dieta chetogenica e si presente come consulente di un “centro di nutraceutica applicata” di Genova.
A me tutto ciò rende molto sospettoso, ma non essendo medico ma solo curioso non so quanto ci sia di vero e quanto di falso.
Devo ammettere che la cosa che mi ha spinto a chiederle un parere è l’aver scoperto l’esistenza di una petizione (ahimé, ormai scaduta) per chiedere l’assegnazione del Nobel a Mainardi.
https://www.change.org/p/karolinska-institutet-premio-nobel-per-la-medicina-al-prof-paolo-mainardi
Sarà un genio incompreso?
Grazie se avrà il tempo e la voglia di rispondermi.
Ander Elessedil,
data la sua enorme esperienza del mondo della pseudomedicina
Flattery will get you everywhere… mi mancava quell’attività collaterale, grazie della segnalazione.
autismo, epilessia, sclerosi multipla, fibromialgia, celiachia
Ma anche Parkinson, diabete ecc. A prima vista il suo prodotto oscilla tra il non evidence-based e la quackery.
Grazie per la risposta!
L’esperienza nelle pseudomedicine (o pseudoscienza in generale) deriva dalla gestione del parco delle bufale. E’ grazie a quelle letture che mi ha insospettito il profilo di Mainardi.
Quello che mi lascia perplesso, da esterno al mondo dell’università, è che Mainardi è professore all’università di Genova, dipartimento di neuroscienze. Ammetto di avere ancora una visione idealizzata del professore universitario e queste figure mi lasciano con l’amore in bocca.
Grazie di nuovo.
Ander Elessedil
l’amore in bocca
bel lapsus, i prof universitari del tipo Marco “yogurt” Ruggiero sono una minoranza, il problema è l’omertà della maggioranza.
@Ander Elessedil: da dove desumi che Mainardi sia professore all’Università di Genova?
Non mi pare lo sia: http://www.dinogmi.unige.it/index.php/neurologia/staff-cn1 e http://dinogmi.unige.it/node/170… nemmeno ricercatore a dire il vero (se non nell’accezione lassa, autoattribuita, che non si nega (a) nessuno).
In effetti il Mainardi stesso non si indica mai come Professore, ma genericamente come “Paolo Mainardi, Università di Genova” o al massimo Dott. Mainardi, titolo di cui in Italia si può fregiare qualunque laureato.
mi permetto di intervenire.Sono un chimico farmaceutico e come tale passo gran parte del mio tempo a consultare la letteratura scientifica e ad aggiornarmi.Conosco il dott.Mainardi e il serplus e mi rendo conto che a una prima lettura possa sembrare l’ennesimo santone che dice di aver trovato la cura a tutti i mali del mondo ,ma in questo caso ha perfettamente ragione su tutto ,collabora con molti centri ospedalieri e il serplus e relativa dieta associata sono attualmente in studio clinico in diverse patologie come fibromialgia epilessia e molte altre.Inoltre su pubmed trovate gli studi del dott.Mainardi a cui hanno partecipato anche altri ricercatori di fama internazionale
Gabriele,
Ah sì? Strano, su PubMed risulta aver partecipato a tre articoli e a nessuno dopo quello sull’alpha-lactalbumin, e nei data-base degli studi clinici, non ce ne sono con alpha-lactalbumin per epilessia, fibromialgia ecc.
Cmq un chimico che prescrive un suo prodotto a destra e manca come terapia per le patologie più svariate e lo vende a clienti pescati in rete commette un reato.
@ gabriele
Sono un chimico farmaceutico e come tale passo gran parte del mio tempo a consultare la letteratura scientifica e ad aggiornarmi.
Mi sembra un buon punto di partenza.
Conosco il dott.Mainardi e il serplus e mi rendo conto che a una prima lettura possa sembrare l’ennesimo santone che dice di aver trovato la cura a tutti i mali del mondo
Confermo che, a un sguardo superficiale, la prima impressione e’ proprio quella.
ma in questo caso ha perfettamente ragione su tutto
Mi scusi: forse perche’ sono tendenzialmente scettico e pessimista, ma non riesco a seguirla.
Se in seguito ci scrive che “il serplus e relativa dieta associata sono attualmente in studio clinico in diverse patologie”, non e’ prematuro affermare che “[Mainardi] ha perfettamente ragione su tutto”?
E comunque: proprio “perfettamente ragione su tutto”? Ma “tutto” esattamente cosa?
Perche’ nel sito che pubblicizza l’integratore alimentare lei cita — e gia’ il fatto che un integratore alimentare possa essere pubblicizzato e liberamente venduto suggerendo che possa costituire rimedio ad ampio spettro per molti malanni pur non avendo effettuato (mi corregga se sbaglio) le verifiche a cui sono sottoposti i medicinali… mi ha sempre lasciato alquanto perplesso… ma forse sono antiquato io — fa riferimento a molte malattie diverse.
Spero che lei abbia ragione, ma, date le premesse, mi sembra temerario affermare, con tale sicurezza, che “ha perfettamente ragione su tutto”.
su pubmed trovate gli studi del dott.Mainardi a cui hanno partecipato anche altri ricercatori di fama internazionale
Visto che passa gran parte del suo tempo a consultare la letteratura scientifica, puo’ selezionarci un numero limitato (diciamo due o tre) di articoli significativi del dott. Mainardi?
Selezionandoli, possibilmente, in base all’attinenza al “ha perfettamente ragione su tutto”, alla rilevanza della rivista su cui sono stati pubblicati e all’impatto degli articoli presso la comunita’ scientifica.
Allora Gabriele? Troppo impegnato nella ricerca per una sua risposta?
O se potesse intercedere, ci farebbe molto piacere una risposta dal diretto interessato Prof. Paolo Mainardi. L’approfondimento scientifico ne gioverebbe.
@ Rafaiel
Allora Gabriele? Troppo impegnato nella ricerca per una sua risposta?
Magari e’ colpa mia: puo’ essere che il numero di articoli del dott. Mainardi — in argomento, pubblicati su riviste rilevanti e con forte impatto sulla comunita’ scientifica — sia talmente elevato che, chiedendogli di selezionarne solo due o tre, l’abbia messo in forte imbarazzo.
Se posso permettermi vorrei fare due considerazioni. La prima è che le informazioni su cu si basa Mainardi sono comunque reperibili nella letteratura scientifica, lui cita sempre le fonti e mette a disposizione bibliografia, pertanto chiunque può verificare. La seconda è che purtroppo, per motivi X, la gente “ignorante” lo chiama professore (e lui se ne guarda bene dal mettere le cose in chiaro…), quando in realtà lui professore non è. Non una pagina, non una citazione, nulla di nulla sul sito dell’univeristà di genova, alla quale lui sostiene di appartenere. Ricerche scientifiche a suo nome si contano veramente sulle punte delle dita, alcune sono considerazioni più che vere e proprie ricerche, l’impact factor è molto basso, e dunque insomma non è questo gran scienziato di fama internazionale come pensano molti.
Argomento Serplus, altro punto importante. Sicuramente ha aiutato molte persone, ma mancano prove di efficacia tangibili, misurate, valutate e mancano conclusioni. Si pensi che come “studio post marketing” ha aperto un gruppo su facebook dove chiedeva di segnalare gli effetti avversi. Lui sostiene che con il serplus si può risolvere praticamente tutto, il problema che fa effetto, guarda caso, su patologie prevalentemente psicosomatiche, sarebbe interessante un serio studio con placebo in questo senso, che al momento non c’è. Parlavo una volta con una nutrizionista che usa il suo integratore, la quale aveva in cura 3 soggetti con Sclerosi Multipla con alimentazione e integratore e in 2/3 avevano documentato una regressione delle placche, il problema è che questi prendevano anche Glatiramer e Interferoni, che è noto portino ad una regressione delle placche, quindi insomma capiamo bene che ci sono dei bias importanti da tenere in considerazione. Se si da un occhiata al suo profilo facebook, lui sostiene di “risolvere” anche l’omosessualità modulando il microbiota.
Argomento Serplus, altro punto importante. Sicuramente ha aiutato molte persone
L’unica cosa “sicura” è che né Mainardi né altri hanno mai dimostrato che quella merce abbia una qualche efficacia contro una sola delle patologie che dovrebbe curare.
Non conoscevo il dott. Mainardi e queste sue attività.
L’ho incrociato su Quora dove -a una domanda sui vaccini anti-COVID- ha affermato alcune cose abbastanza bizzarre:
A) che i virus influenzali sono tutti coronavirus (non è vero, appartengono a un’altra classe di virus n.d.r)
B) che il coronavirus muta ogni volta che si replica
C) che il coronavirus ha lo SCOPO di “allenare” il nostro sistema immunitario
D) che per non avere effetti avversi da COVID basta migliorare il microbiota intestinale.
“I virus influenzali sono tutti corona virus, come il COVID19, che hanno la caratteristica, rispetto ad altri virus, di mutare ogni volta che replicano. Il loro scopo è mantenere attivo il sistema immunitario nel riconoscere e gestire eventuali nuovi virus, mutando devono essere continuamente riconosciuti. ”
Non ho resistito e gli ho dato del cialtrone.
da lì è nato uno scambio di repliche in cui lui sproloquiava di statistica
“Anche il recente studio di Israele riporta circa 400 contagiati su una popolazione di 600 mila persone, nel gruppo dei vaccinati. Non sono ancora riuscito a trovare il dato sul numero di contagiati nel gruppo dei non vaccinati, ma, dato il valore di efficacia mal calcolata di un 91%, sarà cira di 800 persone (efficacia del 100%, calcolata male).
Ma il confronto tra (600000–400)/600000 vs (600000–800)/600000 mostra una differenza altamente NON significativa.
La statistica è una scienza esatta, se applicata correttamente.”
“la caratteristica di mutare, e non è legata al caso, ma a uno scopo.
Per cui rimango basito dalla sua affermazione che i virus non hanno uno scopo.
Per comprendere quali siano gli scopi dei virus che ospitiamo nel corpo umano (100 volte le ns cellule) le consiglio la lettura di questo articolo del virologo Virgin pubblicato su Cell nel 2016, prima del COVID19.
https://www.cell.com/action/showPdf?pii=S0092-8674%2814%2900231-1
Da anni studio il microbiota (fine anni ’90) e le recenti (ormai nemmeno più tanto recenti) acquisizioni hanno stravolto aspetti della fisiologia, della medicina e della nutrizione. L’evoluzione di questa vera e propria rivoluzione culturale è tale che è difficile rimanere aggiornati se non si ha la fortuna (almeno per me) di studiare come attività lavorativa. ”
“capire come così tante persone riescano a contenere la replicazione del virus sarebbe, secondo me, la strategia migliore per combattere non solo il COVDI19, ma anche altri probabili nuovi virus che troveranno nel mammifero uomo uno spazio ottimale dove vivere dato che siamo gli unici mammiferi ad aumentare di numero sul pianeta Terra (non mi ricordo più se questo lo scrive Virgin o un altro virologo).
In futuro la prego di riflettere prima di definire castronerie concetti che non conosce per sua personale ignoranza.”
“La Natura non ha puntato sulla forza dei ns tessuti e del ns DNA, li ha fatti molto fragili, ma ha investito nella forza dei sistemi di riparazione e rigenerazione, gestiti dalla parte microbica di noi.
Non siamo noi (corpo cellulare) al centro di questo ecosistema, è l’ecosistema che ha scopi e finalità di sopravvivenza, a suo vantaggio, non nostro (corpo cellulare).
In questo ecosistema i virus (100 volte le ns cellule) hanno un ruolo sicuramente più importante di quello del nostro corpo cellulare, in quanto capaci di controllare i batteri (10 volte le ns cellule), che svolgono un ruolo molto importante nel definire il nostro stato di salute o malattia.
In questo ecosistema è il nostro corpo cellulare ad avere un ruolo minore, di semplice contenitore, di spazio abitativo, che si deve preoccupare solo di realizzare uno spazio il più confortevole possibile ai batteri in modo che si possano biodiversificare al massimo= massima forza del microbiota, non solo nei confronti del cibo, ma anche nel controllo degli organi e dei processi riparativi e rigenerativi dei ns tessuti.
Indebolirlo, ridurre le sua biodiversità, ci rende fragili (fragilità dell’anziano), riduciamo la sua forza sul cotrollo del funzionamento degli organi, dei parametri vitali (colesterolo, pressione,) ma anche la gestione dei nuovi virus.”
“Dentro di noi ospitiamo il farmaco più potente che non riusciremo mai a realizzare: processi endogeni che continuamente ci controllano, ci riparano e ci rigenerano i tessuti.
La nuova medicina sarà quella rivolta verso la cura del microbiota per consentirgli di tornare a prendersi cura di noi, non sarà facile arrivarci, Galileo docet, ma prima o poi ci arriveremo.
All’inizio mi prendevano per matto, mi sconsigliavano di riferire che si poteva curare (termine che significa guarire, se devo assumere a vita un farmaco, questo non mi sta curando) diverse patologie, oggi mi invitano a parlare del ruolo comune del microbiota nelle diverse patologie.
ho realizzato una squadra di professionisti che applica la cura del microbiota su tutte le patologie, e una di ricercatori di alto livello con cui sviluppare studi sia clinici che sperimentali.
Nel mondo sempre più ricercatori stanno mettendo in evidenza il ruolo del microbiota, alla fine vinceranno (molto probabilmente non ci sarò più) su una visione di un corpo microbico al ns servizio, dove il corpo cellulare è al centro, come parte predominante del sistema.”
Se volete divertirvi a leggere, e magari anche a intervenire, qui c’è il link
https://it.quora.com/Vaccinarsi-o-non-vaccinarsi-Questo-%C3%A8-il-dilemma/answer/Paolo-Mainardi?__nsrc__=4&__snid3__=17645332108&comment_id=185292363&comment_type=2
Ciao Chiara, non ho accesso a Quora (oltre ad aver problemi di mail) ma posso immaginare. Mainardi è un noto antivax, tendenza Wakefield. Cerca di vendere la sua merce, come tanti, ma il problema è che a differenza di Panzironi, per dire, trova ricercatori “accademici” che gli danno retta – tanto, per pubblicare su Scientific Reports basta pagare.
@ Chiara Lestuzzi
Ho dato un’occhiata allo scambio (un’occhiata solo… prima del giudizio universale avrei un paio di cosette da fare).
E’ effettivamente inquietante la combinazione tra lo scadente livello di conoscenze e l’arroganza nell’esprimerle che si può osservare nel dott. Mainardi. Il problema è che sta adottando (consapevolmente o meno… ma credo consapevolmente) la vecchia tattica della “montagna di merda”, ovvero ha buon gioco nello scrivere (in poco tempo, forse facendo copia incolla da file in cui ha già i suoi discorsi pronti) quantità rilevanti di balordaggini che lei, per contrastare, si troverà a impiegare un paio di ordini di grandezza in più, in tempo ed energie, a confutare.
Bisognerebbe riuscire a concentrarsi su *un* argomento e approfondire quello, ma Mainardi ha ben chiaro che gli conviene svicolare per produrre, in poco tempo e con poco sforzo, altra merda che richiederà un tempo e uno sforzo molto maggiore per essere spalata.
In altre parole, pur facendole i miei complimenti per la tenacia e lo sforzo, temo che sia valido il vecchio consiglio (attribuito agli autori più disparati ma di cui non ho mai capito l’esatta origine) di non azzuffarsi mai con un maiale: ne uscirete entrambi infangati ma lui si sarà divertito.
Forse la cosa migliore è semplicemente limitarsi a segnalare a Quora l’intervento di Mainardi.