Biodynamic® non vuol dire biologica

Ieri si è concluso il convegno organizzato dal Politecnico di Milano, finanziato dalla succursale italiana dell’Associazione internazionale per l’agricoltura biodinamica Demeter per dare un tocco di credibilità al Corso di agricoltura (versione inglese) di Rudolf Steiner (sunto in italiano, rimmel).

Una talpa delle Oche doveva trascriverne i passi più succulenti, purtroppo latita da martedì… Poi mi vendico, per ora la buona notizia è che le proteste “istituzionali” sono state più abbondanti di quanto sia riuscita documentare Scienza in rete.

S’è “rammaricata e allarmata” perfino la Confagricoltura lombarda, forse perché gli agricoltori biologici e biodinamici pretendono la maggior parte dei fondi PAC, e la Federazione lombarda degli ordini professionali…

Circa 130 docenti del Poli hanno firmato l’appello di Ezio Puppin et al., e una trentina di agronomi della Statale di Milano, del CNR e del CREA hanno scritto al Rettore una lettera simile a quella di Elena Cattaneo. Oltre al cornoletame, che riscuote sempre un grande successo di pubblico, ci hanno messo i fiori secchi in vescica di cervo. Purtroppo hanno omesso le ceneri rodenticidi della pelle di topo, da spargere scuoiato quando Venere è nello Scorpione.

Autori e firmatari sanno che

omeopatia + astrologia + riti apotropaici = pseudoscienza

e che la pseudoscienza danneggia tutti. Meno chi ci lucra of course, come la multinazionale Demeter che detiene il “marchio di qualità”

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e lo fattura ai soci, che già versano una quota annua, per ogni “ispezione” e “certificazione” dei loro prodotti.

Alcune relatrici e relatori del convegno hanno fatto il gioco di Demeter. In un’epistola grondante lacrime e fiele hanno confuso pratiche “alternative” e basate sull’evidenza per invocare la “libertà della scienza“, evitando con cura di “entrare nel merito” di quelli che chiamano “i risvolti filosofici” del concime maturato in corno di vacca o in vescica di cervo.
Così fanno di ogni agricoltura

  • integrata, di precisione, conservativa, biologica, biodinamica, agroecologica

un fascio, beatamente ignari degli “standard Demeter” che contraddistinguono quella biodinamica®. Siccome “il mondo della ricerca” deve fornire un “supporto scientifico” a qualunque attività redditizia, chiedono rispetto per gli

  • ottimi ricercatori italiani e stranieri anche di fama internazionale, competenti in materia, che senza pregiudizi hanno condotto ricerche sull’agricoltura biodinamica e biologica e pubblicato i risultati su riviste internazionali, anche di altissimo impatto (PLOS ONE, Nature).

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Fonte: xkcd, wikipedia

In realtà, Nature non ha mai pubblicato alcuna ricerca in biodinamica®. Su PLoS ONE – di basso impatto tra l’altro: 2,766 – i rari articoli confermano i risultati negativi usciti su riviste specializzate. Per esempio, degli enologi concludono che

  • the findings reported in the present study provide no evidence in support of the notion that how a wine tastes is associated with the lunar cycle. 

Agronomi tedeschi hanno confrontato viticoltura biologica, integrata e biodinamica®, e trovato che

  • Growth and yield of grapevines under organic and biodynamic management decreased in comparison to the integrated treatment… Use of biodynamic preparations had little effects on vine growth and yield.

Negli esperimenti in India con una rotazione di frumento, soia e cotone (anche gm), dei tre trattamenti – organico, convenzionale, biodinamico® – quello che dava i peggior risultati quantitativi ed economici era quello biodinamico®. (1)

Come in Messico, in Egitto e in paesi del terzo mondo, le vittime indiane degli antroposofi sono i contadini più poveri. Ma quei relatori preferiscono non saperlo e lodare “senza pregiudizi” il successo di Carlo Triarico (2), presidente sia di Demeter Italia che di Federbio.

E per ascoltarlo in religioso silenzio mentre inaugurava il convegno del PoliMi insegnando loro “I fondamenti scientifici (sic) del biologico e biodinamico”.

Note
1. Rapida valutazione nella risposta del direttore e della vice-direttrice del Dip. di Scienze agrarie alla Statale all’epistola dei colleghi, e conclusione:

siamo pronti a discutere di ogni modello di agricoltura: integrata, di precisione, conservativa, biologica, agro-ecologica. Non chiedeteci però di includere quella biodinamica in un contesto scientifico. 

Rif. anche Steve NovellaPsiramThe QuackometerThe Wine good rants. Sulla “medicina” steineriana rif. Medbunker; sugli affari e i rapporti con la politica, Le Monde Diplomatique
2. Da antroposofo e “storico della scienza”, Triarico potrebbe pure insegnare i “fondamenti scientifici” che collocano la razza ariana in cima alla “gerarchia delle razze umane”:

Rif. Psiram, Waldorf CriticsSpirituality is no excuse, e rapporti francesi sulle “sette pericolose“.

26 commenti

  1. Qualcuno mi dovrebbe spiegare perché un laureato in filosofia possa insegnare agricoltura…ah, già, dimenticavo che, in effetti, pure Steiner probabilmente non aveva mai nemmeno coltivato le margherite in guardino. Quindi tutto torna.in fondo, che cosa sono anni.di studi specifici e/o di esperienza di fronte all’ILLUMINAZIONE?

    1. Pappagallorosa,
      perché un laureato in filosofia possa insegnare agricoltura
      Uno vale uno, Vannoni = un biologo molecolare, Andrea Rossi = un ingegnere nucleare ecc.
      che cosa sono anni di studi specifici e/o di esperienza di fronte all’ILLUMINAZIONE?
      se lo sponsor dice che vende “scienza”, bisogna credergli sulla parola.

  2. Mai sentito un collage , un pout pourri di fesserie simile. Arrivare a dire addirittura accostamenti col razzismo. Va beh che la storia è poco studiata, e in particolare la storia della scienza, ma usare pezzi scollegati e frammentari come una bambina che fa l’abito di arlecchino, è davvero indice di altri obiettivi che non sono quelli legati alla verità storica. L’uso strumentale e inttellettualmente disonesto fa parte della moda attuale in politica di demonizzazione degli “avversari” che il grande Marco Pannella chiamava la politica dei “lanciatori di merda”. Forse sarebbe importante essere umili e onesti prima di lanciare fakes di questo tipo.

  3. @ Marco Serventi
    Forse sarebbe importante essere umili e onesti prima di lanciare fakes di questo tipo.
    Immagino che, se lei e’ il Marco Serventi che e’ segretario dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica nonche’ tecnico Demeter, possa essere contrariato leggendo il presente post.
    Ma se non ci spiega, nel dettaglio, quali sarebbero le “fakes” di cui si lamenta, che utilita’ ha il suo intervento?
    A parte lanciare generiche e indimostrate accuse verso la nostra ospite, ovviamente.

    1. M. Serventi,
      appena mi indica le “fesserie”, le correggo anche su Oggi scienza e la ringrazio. Una l’ho corretta da sola: è il topo che va ucciso scuoiato quando Venere è nello Scorpione.
      Che Demeter abbia collaborato con i nazisti è una “verità storica”, esattamente come l’esistenza di Steiner e delle sue lezioni di agronomia. La trova documentata dagli storici delle pseudoscienze e del Terzo Reich, per es. Biehl & Staudenmaier Ecofascism Revisited, meglio l’edizione aggionata del 2011.

  4. @Pappagallorosa
    perché un laureato in filosofia possa insegnare agricoltura?
    Forse in analogia alla laureata in Farmacia con un dottorato in biotecnologie applicate alla farmacologia, pagata dallo Stato per dirigere un laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative e per fare la senatrice assumendo decisioni e approvando proposte di legge, che invece dedica ampia parte del suo tempo a concionare di questioni su cui non ha conoscenze, abilità e competenze (come l’agricoltura).
    Ricorda quelli che, andando in bicicletta e (quindi) reputandosi superiori agli automobilisti, ritengono che la loro (presunta) superiorità renda lecito sfrecciare sui marciapiedi e sotto i portici zigzagando tra innocenti pedoni.
    Prima o poi qualcuno raccomanderà loro di imboccare la pista ciclabile e, in sua assenza, la strada maestra, come ben sanno (e giustamente) Vannoni e Rossi, che allo stesso modo si comportavano.

    1. F. Bianchini,
      E’ sicuro che in Italia
      1. un filosofo possa ottenere l’abilitazione per insegnare Scienze agrarie?
      2. Una singola senatrice assuma decisioni per conto del Parlamento?
      3. Ai cittadini, parlamentari o meno, sia impossibile riferire il parere di esperti?
      4. I parlamentari possano approvare soltanto le leggi riguardanti materie sulle quali hanno acquisito una competenza professionale?
      5. Le ricerche di Elena Cattaneo la rendano inadatta a dirigere quel laboratorio? (Bastano un paio di esempi)

  5. @ Franco Bianchini
    Forse in analogia alla laureata in Farmacia […] che invece dedica ampia parte del suo tempo a concionare di questioni su cui non ha conoscenze, abilità e competenze (come l’agricoltura). […] Prima o poi qualcuno raccomanderà loro di imboccare la pista ciclabile e, in sua assenza, la strada maestra, come ben sanno (e giustamente) Vannoni e Rossi, che allo stesso modo si comportavano.
    Che la senatrice Cattaneo non abbia competenze in campo agricolo e’ una sua illusione.
    Anche fosse, nel paese dei ciechi l’orbo e’ re. In un parlamento costipato di laureati in giurisprudenza e in materie umanistiche (quando laureati), chiunque con una qualsiasi laurea di tipo scientifico e’ piu’ che qualificato per “concionare” di qualunque questione tecnico/scientifica.
    E, comunque, per capire che l’inconsistenza scientifica dell’agricoltura biodinamica e’ sufficiente una laurea a caso; anche triennale. Ma anche un diploma di terza media, se gli insegnanti sono buoni.
    In ogni caso, se non capisco male, lei critica la senatrice Cattaneo e plaude il fatto che Vannoni sia stato rimesso sulla giusta carreggiata.
    E non si rende conto dell’incongruenza?
    Ricorda chi ha pesantemente contribuito a rimettere Vannoni nella giusta carreggiata?

  6. Hi!Hi!
    Ci mancava solo nientepopodimenoche l’associazione al nazismo per criminalizzare il tutto e completare il quadro.
    Perché uno “da antroposofo” dovrebbe parlare della superiorità della razza ariana quando l’antroposofia è sempre stata vista con ostilità dai nazisti?
    Poi, che certi ambienti del NSDAP abbiano visto con favore le tecniche biodinamiche è un fatto, c’erano delle frange del partito molto sensibili a temi ecologici ed è stata fatta anche una legge sulla vivisezione, su queste basi potremmo accusare di nazismo anche la lega antivivisezione.

    1. Eros D’Angella,
      Hi!Hi! Ricordare fatti storici e gli scritti di Steiner sulla superiorità della razza ariana significa “criminalizzare il tutto”.
      l’antroposofia è sempre stata vista con ostilità dai nazisti
      Hi!Hi! Reinhard Heydrich aveva chiuso alcune scuole Waldorf, su ordine di Himmler, ma Rudolf Hess gli ha impedito di chiuderle tutte.
      c’erano delle frange del partito molto sensibili a temi ecologici
      Hi!Hi! Alle frange molto sensibili di Dachau, la Weleda forniva sostanze chimiche da sperimentare sui prigionieri. Per vedere se lasciavano loro la pelle liscia e ben idratata, ovviamente.
      su queste basi potremmo accusare di nazismo anche la lega antivivisezione.
      Hi!Hi! I nazisti praticavano la vivisezione sugli esseri umani.
      Lei è proprio spiritoso.

  7. @ Eros D’Angella
    Perché uno “da antroposofo” dovrebbe parlare della superiorità della razza ariana quando l’antroposofia è sempre stata vista con ostilità dai nazisti?
    Be’… forse perche’, a prescindere da quello che avrebbero poi pensato i nazisti, era razzista e antisemita di suo?
    Non e’ stato Steiner a scrivere
    Gli ebrei in quanto tali sono sopravvissuti a se stessi da molto tempo. Non hanno diritto di esistere nella vita moderna delle nazioni. Che siano ugualmente sopravvissuti è un errore da parte della storia del mondo, di cui c’erano da aspettarsi le conseguenze
    ?

  8. @ocasapiens
    @Hi!Hi! Ricordare fatti storici e gli scritti di Steiner sulla superiorità della razza ariana significa “criminalizzare il tutto”.
    Scritti di Steiner sulla superiorità ariana? quali? Steiner stesso specifica chiaramente che quando parla di razze non usa questo termine nel senso usato comunemente da politici e biologi del suo tempo.
    @Hi!Hi! Reinhard Heydrich aveva chiuso alcune scuole Waldorf, su ordine di Himmler, ma Rudolf Hess gli ha impedito di chiuderle tutte.
    Il fatto che Himmler volesse chiuedere le scuole non è certo segnale di simpatia verso l’antroposofia, a quanto ne so Hess è intervenuto su richiesta di sua moglie, sollecitata da un’amica che faceva parte della società antroposofica.
    Si potrà criticare tale sistema di lobbying, ma non si può dire che NSDAP e antroposofia andassero a braccetto.
    @Hi!Hi! Alle frange molto sensibili di Dachau, la Weleda forniva sostanze chimiche da sperimentare sui prigionieri. Per vedere se lasciavano loro la pelle liscia e ben idratata, ovviamente.
    Non so se i torturatori di Dachau avessero sensibilità ecologica, certamente non verso gli esseri umani.
    Hai qualche fonte dettagliata riguardo la fornitura di queste sostante e il loro uso? ho provato a fare una ricerca in internet e ho solo trovato affermazioni vaghe.
    @Hi!Hi! I nazisti praticavano la vivisezione sugli esseri umani.
    Certo, è risaputo, come è risaputo che hanno fatto la legge antivisezione verso gli animali, è meno contradditorio di quanto si possa pensare: possono considerare gli animali innocenti e gli esseri umani dei criminali.
    Per fare un altro esempio, nell’esercito israeliano c’è una discreta percentuale di vegani che non indossano neanche scarpe di cuoio, ma non per questo si fanno problemi a uccidere per la loro patria (ovviamente non voglio mettere sullo stesso piano loro e gli aguzzini nazisti, era solo per chiarire l’assenza di contraddizione).
    @E.K.Hornbeck
    Ho letto alcuni libri di Steiner, ma evidentemente quello con quel passaggio mi manca, per favore mi puoi indicare il titolo così posso verificare? I libri che ho letto non fanno affatto pensare che fosse razzista e antisemita
    PS: Se era antisemita e filonazista che ci fa l’antroposofia in Israele? E nei Kibbutz?
    https://en.wikipedia.org/wiki/Harduf
    http://www.rimon-edu.org.il/english/
    https://www.thejc.com/news/israel/israelis-back-steiner-schools-1.16561

  9. @ Eros D’Angella
    Ho letto alcuni libri di Steiner, ma evidentemente quello con quel passaggio mi manca, per favore mi puoi indicare il titolo così posso verificare?
    Si consoli: non puo’ pretendere di conoscere tutti i passaggi di tutte le opere di Steiner.
    Quanti ne ha scritte? Piu’ di 300, se comprendiamo anche la trascrizione delle conferenze?
    Quanto al passaggio che le ho citato, l’ho trascritto pari pari da un post nel blog del prof. Pellegrino Conte.
    Post che le consiglio di leggere come le consiglio di leggere anche le “7 domande ai firmatari della “Lettera aperta sulla libertà della scienza”“; post, quest’ultimo, che (a mio irrilevante parere) meriterebbe di essere usato come esempio e come prontuario per il contrasto alle pseudo-scienze, in particolare a quelle a ispirazione magico/esoterico.
    Nel dettaglio, Conte ci indica quel passaggio come una citazione di Steiner tratta da un volume di Philip Ball, “Al servizio del Reich. Come la fisica vendette l’anima a Hitler”, pubblicato da Einaudi nel 2013.
    Dal libro di Ball sono estratti anche i riferimenti bibliografici puntuali: R. Steiner, Gesammelte Aufsätze zur Literatur, 1884-1902, Rudolf Steiner Verlag, Basel 1971, p. 152.
    I libri che ho letto non fanno affatto pensare che fosse razzista e antisemita
    Davvero?
    Eppure leggendo questo brano (scusi lo trovo solo in inglese; spero di averlo trascritto correttamente), che trovo indicato come estratto da “Das Hereinwirken geistiger Wesenheiten in den Menschen” (pag. 174),
    People who listen to the great leaders of humankind, and preserve their soul with its eternal essence, reincarnate in an advanced race; in the same way he who ignores the great teacher, who rejects the great leader of humankind, will always reincarnate in the same race, because he was only able to develop the one form. This is the deeper meaning of Ahasver, who must always reappear in the same form because he rejected the hand of the greatest leader, Christ. Thus each person has the opportunity to be come caught up in the essence of one incarnation, to push away the leader of human kind, or instead to undergo the transformation into higher races, toward sever higher perfection. Races would never become decadent, never decline, if there weren’t souls that are unable to move up and unwilling to move up to a higher racial form. Look at the races that have survived from earlier eras: they only exist because some souls could not climb higher.
    l’idea che mi sarei fatto e’ che il razzismo sia centrale nella sua Weltanschauung.
    Certo: complicato anche dalla reincarnazione, non puo’ che essere un razzismo differente da quello nazista e di molti altri dell’epoca.
    Ma se scriveva di “an advanced race”, “higher races”, “decadent [races]” e “higher racial form”, faccio molta fatica a non considerarlo razzista.
    Riguardo all’antisemitismo, avrei trovato anche questo breve frammento (ancora in inglese: sorry)
    The Jews have a great aptitude for materialism, but little aptitude for the appreciation of the spiritual world
    che mi risulta tratto da “Geschichte der Menschheit” (pag. 70).
    Insomma: degli ebrei non mi sembra avesse un’opinione proprio splendida.
    Se era antisemita e filonazista che ci fa l’antroposofia in Israele? E nei Kibbutz?
    Filo-nazista probabilmente no (e credo che sia morto troppo presto perche’ la questione “nazismo” fosse centrale nella politica dei suoi tempi).
    Antisemita mi sembra proprio di si’, almeno nei periodi in cui ha scritto i brani che le ho trascritto.
    Quanto all’antroposofia in Israele… lei conosce la battuta (che mi risulta circoli tra gli ebrei) secondo la quale laddove ci sono due ebrei ci sono almeno tre opinioni diverse?
    Chi sono io per dire agli israeliani a cosa devono o non devono credere?

  10. @ E.K.Hornbeck
    La ringrazio per i riferimenti e per i link forniti.
    Ho letto i link di Pellegrino Conte che ho trovato interessanti, non intendo commentarli perché non sono intervenuto per difendere l’agricoltura biodinamica, che non ho mai studiato ne praticato, ma per esprimere la mia perplessità all’accusa di razzismo e antisemitismo nei contronti di Steiner.
    Tornando appunto sulla questione non ho letto i libri da lei segnalati, ma credo che anche tra i libri in mio possesso, volendo cercare, troverei passaggi che, ritagliati accuratamente e interpretati in maniera letterale, potrebbero far pensare che siano scritti da un razzista, ma non è così.
    Steiner si rivolegeva a gente di un preciso periodo storico piuttosto diverso dall’attuale e usava dei termini che riteneva facilitassero la comprensione dei concetti che cercava di veicolare al pubblico di quel periodo; se scrivesse adesso credo userebbe termini molto diversi, forse cultura.
    Ne lei, ne tantomeno io, possiamo dire agli israeliani cosa credere, ma se Steiner fosse stato antisemita dubito che Israele permetterebbe all’antroposofia di esistere nel suo territorio o che un ebreo ne possa essere in qualche modo attirato.
    Fornisco anche tre link di testi che cercano di mettere in una luce più corretta il rapporto di Steiner con razzismo e antisemitismo:
    https://waldorfanswers.org/RSAgainstAnti-Semitism.htm
    https://www.defendingsteiner.com/allegations/overcoming-racism.pdf
    https://uncletaz.com/steinsem.html

  11. @ Eros D’Angella
    sono intervenuto […] per esprimere la mia perplessità all’accusa di razzismo e antisemitismo nei contronti di Steiner
    Mi rendo conto.
    Ma credo che i post del prof. Conte siano interessanti a prescindere.
    Ed erano comunque utili a mantenerci un po’ piu’ aderenti al tema che, le ricordo, e’ la presunta scientificita’ dell’agricoltura biodinamica.
    Tornando appunto sulla questione non ho letto i libri da lei segnalati, ma credo che anche tra i libri in mio possesso, volendo cercare, troverei passaggi che, ritagliati accuratamente e interpretati in maniera letterale, potrebbero far pensare che siano scritti da un razzista, ma non è così.
    Le diro’ di piu’: se cerca accuratamente, puo’ trovare anche brani che potrebbero far passare Steiner per filosemita.
    Le persone sono complicate e spesso contraddittorie. E le loro opinioni cambiano nel tempo.
    Steiner non faceva certo eccezione.
    Ma, stanti i brani che le ho riportato, faccio fatica a convenire che potesse non essere razzista (pur con la tremenda complicazione dell’ipotizzata reincarnazione che non puo’ che dare un senso diverso al razzismo stesso), per lo meno nei periodi in cui li ha scritti.
    Steiner si rivolegeva a gente di un preciso periodo storico piuttosto diverso dall’attuale e usava dei termini che riteneva facilitassero la comprensione dei concetti che cercava di veicolare al pubblico di quel periodo; se scrivesse adesso credo userebbe termini molto diversi, forse cultura.
    Se Steiner vivesse oggi, sarebbe cresciuto in un mondo completamente diverso. Quindi sarebbe un’altra persona.
    Ma la cultura del suo tempo (e, sopratutto, del suo luogo) era razzista, la maggior parte degli uomini del suo tempo era razzista, anche nei paesi democratici, e lui non e’ stato certo tra i peggiori.
    A volte le cose sono semplici: se si esprimeva in maniera razzista, probabilmente era proprio razzista.
    se Steiner fosse stato antisemita dubito che Israele permetterebbe all’antroposofia di esistere nel suo territorio
    Israele e’ un paese democratico.
    Non vedo in quale a base principio giuridico uno stato democratico dovrebbe vietare una disciplina esoterica sulla base del fatto che il suo fondatore e’ stato anti-semita.
    Del resto, come ci ricordava il prof. Conte nel primo post che le ho indicato, Lennard e Starck furono antisemiti eppure contribuirono alquanto allo sviluppo della meccanica quantistica.
    Aggiungo che anche la teosofia mi risulta sia stata fondata da persone decisamente antisemite (anche se, prevedibilmente, anche i teosofi negano o distinguono).
    Eppure non mi risulta che Israele abbia vietato ne’ la meccanica quantistica ne’ la teosofia a causa di questo.
    dubito […] che un ebreo ne possa essere in qualche modo attirato.
    Non lo dica a me.
    Io proprio non capisco come un qualsiasi essere umano (a prescindere dall’etnia di appartenenza) possa esserne attirato.
    Ma sembra che ci siano dei misteri, nell’universo, ai quali ci dobbiamo rassegnare.
    Fornisco anche tre link di testi che cercano di mettere in una luce più corretta il rapporto di Steiner con razzismo e antisemitismo:
    Uhmmm…
    Il primo e’ un post su “Waldorf Answers”, ovvero un sito che (spero ne convenga) e’ palesemente “steineriano”.
    Il secondo e’ un pdf che e’ preso da un sito che ha un nome che e’ (letteralmente) tutto un programma: “defendingsteiner”.
    Il terzo e’ uno studio originariamente pubblicato dalle “Federation of Free Waldorf Schools”. Ancora “steineriano”.
    Per lei sara’ magari la “luce piu’ corretta”; ma io faccio fatica a considerarla tale quando sono palesemente documenti di parte.
    Grazie comunque.
    Se l’argomento mi interessasse, gli darei un’occhiata.
    Ma per eventuali passanti occasionali, interessati all’argomento, mi permetto diriequilibrare con un articolo di quel Peter Staudenmaier che e’ molto criticato in “defendingsteiner”.
    Poi… ogni lettore interessato potra’ sviluppare autonomamente le proprie opinioni.

  12. @ E.K.Hornbeck
    Mi rendo conto che le fonti da me indicate sono chiaramente schierate e questo rende difficile essere sicuri della qualità e sincerità del
    testo, purtroppo non ne ho trovate altre, questo certo rafforzerà la sua convinzione.
    Spero di non essere troppo pesante se insisto su un paio di questioni:
    @ “Israele e’ un paese democratico.
    Non vedo in quale a base principio giuridico uno stato democratico dovrebbe vietare una disciplina esoterica sulla base del fatto che il suo fondatore e’ stato anti-semita.
    Del resto, come ci ricordava il prof. Conte nel primo post che le ho indicato, Lennard e Starck furono antisemiti eppure contribuirono alquanto allo sviluppo della meccanica quantistica.
    Aggiungo che anche la teosofia mi risulta sia stata fondata da persone decisamente antisemite (anche se, prevedibilmente, anche i teosofi negano o distinguono).
    Eppure non mi risulta che Israele abbia vietato ne’ la meccanica quantistica ne’ la teosofia a causa di questo.”
    Ma converrà con me che meccanica quantistica è una disciplina di valore pratico; può averla inventata chiunque.
    Per esprimermi più chiaramente se fosse stato un nazista a inventare l’automobile non sarei comunque tenuto a diventare un nazista per guidarne una.
    Coll’antroposofia e la teosofia è diverso, sono percorsi spirituali, concezioni di vita e del mondo, se fossero concezioni antisemite, anche se non fossero proibite avrebbero comunque difficilmente un minimo successo in Israele.
    Se fosse stato antisemita solo per un certo periodo, magari all’inizio della sua vita, sarebbe sciocco da parte di qualunque autore rimarcare tanto su questo fatto per dire che è una brutta persona visto che si tratterebbe di errori sconfessati dal soggetto stesso in seguito a un processo di maturazione. Tuttavia lo stesso testo da lei citato, pur dichiarando che George Mosse scagiona Steiner e l’antroposofia dall’accusa di antisemitismo, dissente da Mosse dicendo che, Steiner avrebbe passato tre periodi: uno inizialmente antisemita, uno filosemita dal 1890 circa a inizio ‘900 e “a later phase of esoteric antisemitism during his mature anthroposophist career from 1902 onwards”.
    Quindi gli ebrei che aderiscono l’antroposofia ammirerebbero un loro fiero avversario e seguirebbero una dottrina a loro ostile.
    @ “Le diro’ di piu’: se cerca accuratamente, puo’ trovare anche brani che potrebbero far passare Steiner per filosemita.
    Le persone sono complicate e spesso contraddittorie. E le loro opinioni cambiano nel tempo.
    Steiner non faceva certo eccezione.
    Ma, stanti i brani che le ho riportato, faccio fatica a convenire che potesse non essere razzista (pur con la tremenda complicazione dell’ipotizzata reincarnazione che non puo’ che dare un senso diverso al razzismo stesso), per lo meno nei periodi in cui li ha scritti.”
    Personalmente credo che sia proprio perché si trovava a vivere in una società tendenzialmente razzista che si è trovato spesso ad affrontare l’argomento, ma a mio modesto parere il suo intento era combattere il razzismo, non propagandarlo.

  13. Cara Sylvie, nella nostra epoca è sempre più difficile entrare in contatto con l’altro perché siamo sempre più portati a mettere al centro la nostra individualità rispetto al rapporto con l’altro. Se posso permettermi chieda a qualche azienda biodinamica o a una scuola Waldorf di permetterle di fare una esperienza significativa con loro, ma non una visita di qualche ora. Solo al quel punto potrà forse avere qualche elemento per un giudizio che comunque sappiamo non essere mai definitivo.
    Graxie

    1. Mirko,
      non so perché lei presuma che io non sia mai stata in una scuola Waldorf o da agricoltori biodinamici.
      Per un giudizio non sugli individui, ma sull’efficacia delle loro pratiche agricole, servono ricerche che misurino una maggior produttività e/o qualità del prodotto rispetto ad altre pratiche. Quelle della rassegna fornita da Demeter, misurano il contrario.

  14. @ Eros D’Angella
    Coll’antroposofia e la teosofia è diverso, sono percorsi spirituali, concezioni di vita e del mondo, se fossero concezioni antisemite, anche se non fossero proibite avrebbero comunque difficilmente un minimo successo in Israele.
    Mi sembra che stessimo cercando di capire se Steiner fosse razzista e/o antisemita, non se lo fosse l’antroposofia.
    Le due cose possono non essere correlate.
    Come puo’ anche succedere che una disciplina, ideata dal fondatore, venga pesantemente modificata dai seguaci. O forse crede che Gesu’ Cristo (per come ce lo raccontano i Vangeli) avrebbe approvato le Crociate?
    Quanto al concreto successo dell’una o dell’altra disciplina, in Israele, lei puo’ dirci qualcosa ma io non ne ho proprio idea.
    Tuttavia lo stesso testo da lei citato, pur dichiarando che George Mosse scagiona Steiner e l’antroposofia dall’accusa di antisemitismo, dissente da Mosse dicendo che, Steiner avrebbe passato tre periodi: uno inizialmente antisemita, uno filosemita dal 1890 circa a inizio ‘900 e “a later phase of esoteric antisemitism during his mature anthroposophist career from 1902 onwards”.
    Non a caso le avevo scritto che, cercando nei testi di Steiner, avrebbe potuto anche trovare affermazioni filosemite.
    Ma attenzione: anche il filosemitismo e’ una forma di razzismo.
    Quindi gli ebrei che aderiscono l’antroposofia ammirerebbero un loro fiero avversario e seguirebbero una dottrina a loro ostile.
    Il mondo e’ bello perche’ e’ vario. Anche un po’ avariato, a dir la verita’; ma cerchiamo di guardare il lato positivo delle cose.
    Come giustamente ha osservato, George Mosse scagiona Steiner e l’antroposofia dall’accusa di antisemitismo. Questo, per quelli che convengono con Mosse e che su di lui si basano, puo’ aver reso meno sgradevole per gli ebrei l’antroposofia.
    Ma Staudenmaier afferma anche che “Steiner’s racial doctrines remain underexamined and indeed largely unknown to outside scholars”.
    Una volta esaminati meglio i testi di Steiner, anche alla luce delle ricerche di Staudenmaier, non e’ la visione degli ebrei a riguardo, possa cambiare? Magari rendendogli indigesta anche l’antroposofia?
    Personalmente credo che sia proprio perché si trovava a vivere in una società tendenzialmente razzista che si è trovato spesso ad affrontare l’argomento, ma a mio modesto parere il suo intento era combattere il razzismo, non propagandarlo
    Io, invece, mi sono fatto l’idea che, vivendo in una societa’ tendenzialmente razzista, avesse assorbito il razzismo che lo circondava, salvo poi rielaborarlo.
    Non intendo pero’ dire che era tra i peggiori razzisti. Quasi certamente non avrebbe mai approvato la Shoah; e forse si sarebbe anche opposto, se fosse stato vivo all’epoca.
    Ma seguendo quello che scrive Staudemaier, il razzismo ci sarebbe eccome.

  15. @ mirko
    Se posso permettermi chieda a qualche azienda biodinamica o a una scuola Waldorf di permetterle di fare una esperienza significativa con loro, ma non una visita di qualche ora. Solo al quel punto potrà forse avere qualche elemento per un giudizio che comunque sappiamo non essere mai definitivo.
    Pero’, scusi un attimo: lasciamo perdere le scuole Waldorf e concentriamoci sull’agricoltura biodinamica.
    Quest’ultima ha o non ha basi scientifiche e le evidenze scientifiche per sostenere la propria maggiore efficacia rispetto ad altre forme di agricoltura?
    O si tratta di una pratica pseudo-scientifica?
    E’ questo il fulcro della discussione, su questo blog, da quando e’ stata data notizia del congresso dello scorso novembre, presso il Politecnico di Milano, con conseguente lettera al rettore dei docenti dell’Universita’ di Milano e successiva “Lettera aperta sulla libertà della scienza” dei 50 docenti.
    Io, francamente… quando leggo che la posizione dei pianeti in relazione ai segni zodiacali sarebbe determinante per certe pratiche, di influssi degli stessi pianeti, di dinamizzazioni che, energizzando le forze farmacodinamiche latenti, influenzerebbero la struttura elementare della materia, di forze formative eterico-astrali, di radiazione proveniente da corna e zoccoli, di irradiamento delle proprieta’ vitali e astrali nella vita interiore, di vita astrale… non posso che arrivare alla conclusione che tutto questo sia assolutamente incompatibile con qualsivoglia pratica scientifica.
    Faccio quindi mia la terza delle “7 domande” di Enrico Bucci e di Pellegrino Conte
    quali sono le pubblicazioni scientifiche, di stretta pertinenza della biodinamica, che ne dimostrino la miglior efficacia in studi possibilmente in cieco, ma in cui certamente i controlli siano scelti nel modo più appropriato (cioè eliminando dal controllo solo ed esclusivamente le pratiche biodinamiche)? Ed in particolare, quali sarebbero gli studi pubblicati su Nature, visto che, senza dubbio per la nostra imperizia, non siamo riusciti a reperirne nessuno sul sito della rivista?
    Ovviamente Oca Sapiens, come chiunque altro, e’ libera di passare giorni, o anche anni, in un’azienda biodinamica, se lo desidera e (ma questo lo do per scontato) se accolta.
    Ma l’aspetto scientifico non si risolve con “una esperienza significativa”. Si risolve con esperimenti e pubblicazioni.

    1. E.K.Hornbeck,
      Nature.com ha un ottimo motore di ricerca per tutte le riviste del gruppo. L’unico paper in tema è uscito su Scientific Reports (rivista non sempre affidabile).
      Il lato comico è che conferma molte altre ricerche comparate: l’agricoltura organica favorisce la diversità del microbiota nel suolo più di quella biodinamica.

  16. @ E.K.Hornbeck
    “Il mondo e’ bello perche’ e’ vario. Anche un po’ avariato, a dir la verita’; ma cerchiamo di guardare il lato positivo delle cose.
    Come giustamente ha osservato, George Mosse scagiona Steiner e l’antroposofia dall’accusa di antisemitismo. Questo, per quelli che convengono con Mosse e che su di lui si basano, puo’ aver reso meno sgradevole per gli ebrei l’antroposofia.
    Ma Staudenmaier afferma anche che “Steiner’s racial doctrines remain underexamined and indeed largely unknown to outside scholars”.
    Una volta esaminati meglio i testi di Steiner, anche alla luce delle ricerche di Staudenmaier, non e’ la visione degli ebrei a riguardo, possa cambiare? Magari rendendogli indigesta anche l’antroposofia?”
    Yeshayahu (Jesaiah) Ben-Aharon, il fondatore del kibbutz Harduf, su cui ho dato un link, Steiner l’ha sicuramente studiato bene.
    Non sono a conoscenza dei numeri esatti degli aderenti alla società antroposofica in Israele e se le proporzioni siano inferiori rispetto ad altri paesi, quello che posso dire è che il link che ho dato sulle scuole steineriane in Israele afferma che nel 2010 c’erano 50 asili nido, 14 scuole primarie e 4 scuole superiori steineriani in Israele e un’altra scuola era in costruzione; non male per un paese di 8 milioni di persone.
    Gli insegnanti e i coordinatori delle scuole devono studiare i testi di Steiner e se ci sono contenuti di “esoteric antisemitism” dovrebbero accorgersene.
    In un certo senso posso anche dire che ha ragione lei perché Steiner ha una concezione dell’umanità secondo cui questa starebbe seguendo un’evoluzione, pertanto ritiene che certi popoli in un determinato momento possano essere rimasti indietro rispetto ad altri, ma non ritiene che poi questi popoli siano impossibiltati a recuperare terreno e anzi superare chi prima era all’avanguardia, anzi, afferma che nella storia i diversi popoli si avvicendino nel dettare i valori guida della civiltà.
    Inoltre, passando all’esame delle singole persone non esclude che affatto che un membro di un popolo “arretrato” possa avere un’evoluzione personale che lo porta a essere migliore della media degli individui appartenenti a popoli più avanzati.
    La sua conclusione, poi, non è che allora si può/deve discriminare gli altri, ma invece che si debba semmai stimolarne l’evoluzione in armonia colle caratteristiche peculiari del loro popolo.
    Ora, in un clima relativista come l’attuale questo può essere effettivamente comunque visto male, si mette in discussione tutto, chiedendosi anche se sia giusto fare pressione sui paesi che hanno usanze o concezioni che giustificano la discriminazione delle donne o degli omosessuali.
    Ad ogni modo personalmente non ritengo una concezione come quella di Steiner razzismo tout-court, ma è un problema mio; diciamo che comprendo il suo punto di vista e cosa vi induce ad adottarlo, anche se non lo condivido.

  17. @ Oca Sapiens
    Nature.com ha un ottimo motore di ricerca per tutte le riviste del gruppo. L’unico paper in tema è uscito su Scientific Reports (rivista non sempre affidabile).
    Immagino.
    Ma dato che non si puo’ ragionevolmente chiedere la dimostrazione di non esistenza di qualcosa, e visto che sono stati i 50 e passa firmatari della “Lettera aperta sulla libertà della Scienza” a sostenere la pubblicazione di articoli su “su riviste internazionali, anche di altissimo impatto (PLOS ONE, Nature)”, Bucci e Conte hanno fatto bene (IMHO) a chiedere chiarimenti ai firmatari.
    Che, magari, ci si diverte ancor di piu’, se rispondono.

  18. @ Eros D’Angella
    Yeshayahu (Jesaiah) Ben-Aharon, il fondatore del kibbutz Harduf, su cui ho dato un link, Steiner l’ha sicuramente studiato bene.
    E pensa che Peter Staudenmaier non l’abbia fatto?
    Gli insegnanti e i coordinatori delle scuole devono studiare i testi di Steiner e se ci sono contenuti di “esoteric antisemitism” dovrebbero accorgersene.
    Gli insegnanti e i coordinatori devono studiare *tutti* i testi di Steiner?
    Comprese le trascrizioni delle conferenze?
    O devono studiare solo quelli che sono rilevanti per le scuole?
    In ogni caso, mi sembra che quel tipo di studio (compreso quello del fondatore di Harduf) non sia paragonabile a quello di uno studioso, come Staudenmaier, che ha il preciso scopo di capire il rapporto tra Steiner e la questione ebraica.
    Ad ogni modo personalmente non ritengo una concezione come quella di Steiner razzismo tout-court, ma è un problema mio;
    Ancor piu’ che un problema suo, mi sembra che sia una questione di definizioni.
    Come definisce il “razzismo” lei?
    Io lo definisco come il credere che la specie umana sia ragionevolmente suddivisibile in raggruppamenti distinti (chiami pure “razze” o “popolazioni” questi raggruppamenti, poco importa) e che alcuni dei gruppi siano “migliori” (o “peggiori”) di altri e che sia quindi possibile stabilire una gerarchia tra razze.
    Con questa definizione, proprio la concezione dell’umanita’ che lei mi descrive e’ razzista, per quanto posso capire.
    Se lei, invece, nella definizione di “razzismo”, oltre a quanto sopra, richiede anche la volonta’ discriminatoria (o anche solo reciprocamente segregazionista), probabilmente Steiner non lo era. O, se lo era, lo era in maniera blanda.

  19. @ E.K.Hornbeck
    “E pensa che Peter Staudenmaier non l’abbia fatto?”
    Sono convinto che l’abbia studiato, ma con uno spirito molto diverso da chi ha abbracciato l’antroposofia, e questo mi fa venire il dubbio che non abbia compreso il vero spirito di certe affermazioni o che in certi casi abbia trascurato il resto del ragionamento focalizzandosi sulla frase chiave.
    “Ancor piu’ che un problema suo, mi sembra che sia una questione di definizioni.
    Come definisce il “razzismo” lei?
    Io lo definisco come il credere che la specie umana sia ragionevolmente suddivisibile in raggruppamenti distinti (chiami pure “razze” o “popolazioni” questi raggruppamenti, poco importa) e che alcuni dei gruppi siano “migliori” (o “peggiori”) di altri e che sia quindi possibile stabilire una gerarchia tra razze.
    Con questa definizione, proprio la concezione dell’umanita’ che lei mi descrive e’ razzista, per quanto posso capire.
    Se lei, invece, nella definizione di “razzismo”, oltre a quanto sopra, richiede anche la volonta’ discriminatoria (o anche solo reciprocamente segregazionista), probabilmente Steiner non lo era. O, se lo era, lo era in maniera blanda.”
    Secondo me se uno dice che gli ariani (o i tutsti, i giapponesi o altri) sono superiori, lo sono sempre stati e lo saranno sempre è un razzista; se uno dice la popolazione X è attualmente più evoluta avendo superato la popolazione Y, ma tra 500 anni cederà tale primato alla popolazione Z la questione mi sembra un po’ diversa, questa dinamicità è un elemento che mi rende difficile liquidare il ragionamento come razzismo vero e proprio.

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