Picchi, scarabei, singhiozzi, formaggi e altri premiati IgNobel

Ieri sera, i premi IgNobel alla ricerca che prima fa ridere e poi fa pensare sono stati consegnati personalmente dai Nobel autentici Roy Glauber (fisica 2005), Dudley Herschbach (chimica 1986), William Lipscomb (chimica 1976), Rich Roberts (medicina 1993), Richard Schrock (chimica 2005), Frank Wilczek (fisica 2004) e Melissa Fleming, portavoce dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (pace 2005), ai seguenti vincitori, tutti meno due venuti a ritirarlo a proprie spese all’università Harvard, Cambridge, Mass.

Ornitologia
Ivan R. Schwab, dell’università della California a Davis, e fu Philip R.A. May dell’università della California a Los Angeles, per aver indagato e spiegato come mai i picchi non soffrono di cefalee.
Rif. British Journal of Ophthalmology, vol. 86, 2002, p. 843; Lancet, vol. 307, no. 7957, 28 febbraio 1976, pp. 454-5; Lancet, vol. 307, no. 7973, 19 giugno, 1976, pp. 1347-8.
(Per motivi ovvi, soltanto Ivan Schwab ha partecipato alla cerimonia.)

Nutrizione
Wasmia Al-Houty dell’università del Kuwait e Faten Al-Mussalam dell’Autorità del Kuwait per l’ambiente, per aver dimostrato che gli scarabei stercorari sono schizzinosi sul cibo.
Rif. “Dung Preference of the Dung Beetle Scarabaeus cristatus  (Coleoptera-Scarabaeidae) del Kuwait,” Journal of Arid Environments, vol. 35, n. 3, 1997, pp.  511-6.

Pace
Howard Stapleton di Merthyr Tydfil, Galles, per l’invenzione di un deterrente elettromeccanico che produce rumori molesti udibili dagli adolescenti e non dagli adulti, e per aver poi usato la stessa tecnologia per inventare suonerie per telefonino, udibili dagli adolescenti e non dai loro insegnanti.
(Per motivi famigliari, il signor Stapleton non ha potuto partecipare alla cerimonia.)

Acustica
Ann Halpern (della Vanguard Medical Associates, Harvard, e delle università Brandeis  e Northwestern University), Randolph Blake (delle università  Vanderbilt e Northwestern) e James Hillenbrand (delle università del Western Michigan e Northwestern) per esperimenti miranti a scoprire come mai la gente non gradisce lo stridore delle unghie sulla lavagna.
Rif. “Psychoacoustics of a Chilling Sound,” Perception and Psychophysics, vol. 39, 1986, pp. 77-80.

Matematica
Nic Svenson e Piers Barnes dell’Organizzazione australiana per la ricerca scientifica (CSIRO) per il calcolo del numero di fotografie da scattare per garantire (o quasi) che nessuno dei fotografati abbia gli occhi chiusi.
Rif. “Blink-Free Photos, Guaranteed,” Velocity, giugno 2006.

Letteratura
Daniel Oppenheimer dell’università di Princeton per la ricerca intitolata “Conseguenze del vernacolo erudito usato a prescindere dalle necessità: problemi con l’impiegare inutilmente parole lunghe”.
Rif. Applied Cognitive Psychology, vol. 20, n. 2, marzo 2006, pp. 139-56.

Medicina
Francis M. Fesmire del Collegio di medicina all’università del Tennessee per il rapporto clinico “Terminazione di singhiozzi intrattabili con massaggio rettale digitale” e Majed Odeh, Harry Bassan e Arie Oliven del Centro medico Bnai Zion di Haifa, per il successivo rapporto clinico pubblicato con identico titolo.
Rif. Annals of Emergency Medicine, vol. 17, n. 8, agosto 1988, p. 872; Journal of Internal Medicine, vol. 227, n. 2, febbraio 1990, pp. 145-6; Archives of Otolaryngology – Head and Neck Surgery, vol. 119, 1993, p. 1383.

Fisica
Basile Audoly e Sébastien Neukirch dell’università Pierre e Marie Curie, Parigi, per la scoperta del perché, quando vengono piegati, gli spaghetti crudi tendono a rompersi in più di due pezzi. Rif. “Fragmentation of Rods by Cascading Cracks: Why Spaghetti Does Not Break in Half,” Physical Review Letters, vol. 95, n. 9, 26 agosto 2005, p. 95505-1.
Nota: Li avevo candidati io e per fortuna l’hanno presa bene. Basile è anche l’autore, insieme a Yves Pomeau, del grandioso trattato di matematica dei riccioli Elasticity and Geometry. From hair curls to the non linear response of shells, Oxford University Press, 2005.

Chimica
Antonio Mulet, José Javier Benedito e José Bon dell’università di Valencia e Carmen Rosselló dell’università delle Isole Baleari, Palma de Mallorca, per lo studio della velocità ultrasonica del formaggio Cheddar in funzione della temperatura.
Rif. Journal of Food Science, vol. 64, n. 6, 1999, pp. 1038-41.

Biologia
Bart Knols (dell’università agricola di Wageningen, Paesi Bassi, dell’Istituto nazionale per la ricerca medica, Ifakara, Tanzania, e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Vienna) e Ruurd de Jong (dell’università agricola di Wageningen e di Perugia a Santa Maria degli Angeli) per aver dimostrato che la femmina dell’Anopheles gambiae, una zanzara portatrice della malaria, è parimenti attratta dall’odore del formaggio Limburger e da quello dei piedi umani.
Rif. The Lancet, vol. 348, 9 novembre 1996, p. 1322; Bulletin of Entomological Research, vol. 87, 1997, pp. 151-159; Parasitology Today, yd. 12, n. 4, 1996, pp. 159-61; Experientia, vol. 51, 1995, pp. 80–84.