Come diceva Stephen Jay Gould

Il mondo, noi compresi, è dei batteri.

Dopo il censimento di quelli che ospitiamo nel colon e in bocca, sull’ultimo numero dei Proceedings of the National Academy of Sciences si parla di quelli trovati sul nostro avambraccio. Martin Blaser e il suo gruppo della New York Medical School hanno contato circa 250 specie, di cui un 8% finora totalmente ignote.

Pare che la miscela sia molto personalizzata e che vari del 70% circa da un volontario all’altro. D’altronde mica ci laviamo tutti con gli stessi saponi.

Siccome fra i batteri nuovi identificati nel colon, quelli che digeriscono meglio i grassi sono già stati brevettati come futuri elementi di terapie contro l’obesità, immagino che tra quelli trovati sull’avambraccio qualcuno finirà in qualche costosa crema di bellezza.

E’ vero che senza di loro saremmo fritti. Non è detto che separati dai compagni facciano l’effetto sperato. Come dice uno dei ricercatori, meglio fare come le romane e spalmarsi d’olio d’oliva che fa bene alla pelle e ai suoi abitanti.