Mi scappa una notizia, anzi due

Dal 1 gennaio e per la prima volta nella storia degli acceleratori, una donna è “responsabile nazionale” di un grande esperimento internazionale, nel senso che coordina i gruppi di ricerca del proprio paese e li rappresenta presso tutti gli altri.

Una carica elettiva, un riconoscimento di bravura, meritocrazia allo stato puro e non c’è raccomandazione che tenga. Non basta. Per la prima volta al mondo idem una seconda donna ibidem

Giuro. Una rondine non fa primavera, d’accordo, ma due? E’ successo per gli esperimenti CMS e Atlas in preparazione nel grande collisore di adroni che comincerà a funzionare a fine anno al CERN di Ginevra. E’ successo per i tre anni più delicati e ansiogeni, quando bisogna accendere, salire in potenza, prendere i primi dati. E’ successo in Italia: i fisici interni e associati all’Istituto nazionale di fisica nucleare hanno prima scelto Marcella Diemoz, in carica da gennaio per il CMS. Ed è risuccesso l’8 marzo: hanno eletto Maria Curatolo per Atlas. Complimenti ai votanti, un bacione alle votate.

E poi qui e altrove avevo sospettato il ministro per l’università e la  ricerca d’aver perso la rosa dei tre candidati alla presidenza dell’Agenzia spaziale italiana che gli era stata data da un comitato internazionale di esperti. Se non l’aveva persa, che cavolo aspettava a nominarne uno?

Oggi l’ha ritrovata e ha nominato Giovanni Bignami, ex capo del più grande centro di studi spaziali d’Europa, quello di Tolosa per cui Chirac gli aveva dato la Légion d’honneur anche se non era francese (il centro sì, Bignami no) e del comitato scientifico dell’Agenzia spaziale europea, scopritore della stella che non si vedeva ma era sicuro che c’era e siccome è di Milano l’aveva battezzata “Gh’è minga” e adesso che è stata misurata in tutte le radiazioni non luminose, si chiama così anche se in una parola sola e senza la H per via della grafia inglese.

Ha gli occhi azzurri, Bignami, mica Geminga, e fra i formaggi asfissianti preferisce quelli sardi al maroilles. Complimenti e bacione a Nanni, va, anche se sul maroilles ha torto marcio.