Dallo Spiegel, apprendo dello scandalo dei pesci tropicali geneticamente modificati per essere rosso, verde o giallo fluorescente: i”GloFish” che vanno forte negli Stati Uniti dove costano 5 dollari l’uno. E’ vietato introdurli nell’UE, ma sono arrivati in Germania di contrabbando dall’Asia (sono prodotti in serie a Singapore) via la Polonia (? dixit la polizia) fino a una fiera specializzata di Kiel.
I dirigenti della fiera hanno cacciato via i mercanti dal tempio, che ora rischiano fino a 5 anni di galera e 50 mila euro di multa. Non che i Glofish rischino di inquinare, fuori dall’acquario muoiono, e piuttosto che spopolare i mari tropicali…
Ma quella è un’incisa. In realtà il grande dibattito dello Spiegel è su Knut, un cucciolo d’orso bianco nato allo zoo di Berlino, e respinto dalla madre. Un custode l’ha allevato per tre mesi prima al biberon e poi a purée di pollo, ci dormiva insieme, lo lavava, lo cambiava e come ninnananna gli suonava alla chitarra canzoni di Elvis Presley.
Adesso l’orsacchiotto cammina e già sta per alcune ore al giorno da solo senza distruggere niente. Ma un certo Albrecht, sedicente animalista, ha fatto la spia al Bild, un fogliaccio di destra, dicendo che la regola è di ammazzare i piccoli abbandonati.
Ora alcuni “etologi esperti” sostengono che sarebbe stato meglio, infatti, perché non saprà cavarsela senza il badante e soffrirà tremendamente quando ne verrà separato. Bullshit.
In natura, i maschi se ne vanno per i fatti propri appena hanno gli ormoni giusti. E comunque è tornato nello zoo, con il badante di giorno e se di sera gli manca può sempre ascoltare canzoni di Elvis Presley.
Strano come certi animalisti dicano stupidate (la regola vale per i cuccioli non vitali) e certi etologi non tengano conto della sofferenza umana. Quella del badante, per esempio.
In realtà ero partita per citarvi articoli scientifici che escono sul numero d’aprile dell’American Naturalist, ma sono tutti sul sesso.