Artico libero

William Chapman, del Polar Research Group all’università di Urbana Champaign, ha messo on line l’analisi dei dati NASA sulla diminuzione estiva dei ghiacci artici, negli ultimi 27 anni. Diminuzione culminata con un mese di anticipo, sembra, normalmente è quando tramonta il sole, a settembre. Chapman rimanda ai risultati del National Science and Ice Data Center (e io alla pagina aggiornata per noi giornalisti).

I risultati sono quasi identici, anche se lui e il suo gruppo ne hanno aggregati di più e con un sistema un po’ diverso. Chapman fa la cosa giusta, trovo, perché da adesso si possono seguire le due serie e magari vedere chi fa le previsioni più azzeccate.

Sarà contento Putin. I russi sperano nel lungo disgelo per sfruttare più comodamente le risorse della “loro” parte di fondale, che si estenderebbe fino al polo Nord dove hanno piantato una bandierina la settimana scorsa.

I canadesi non son d’accordo, ovvio. Visto come quegli stati si sono comportati con Inuit, Yakut, Aleut, Chuckchi con e senza le renne ecc. potrebbero fare la cosa giusta anche loro, tipo consegnare il circolo polare ai popoli che lo abitano da secoli.

No, eh?

Foto di Chukchi con renna, troppo carina per ridurla a un francobollo.