Novità dalla Public Library of Science

PLoS, la biblioteca pubblica delle scienza (biologica e medica, bisognerebbe aggiungere), festeggia il primo compleanno della testata “PLoS-One” che ha adottato un nuovo metodo di valutazione con la peer-review che prosegue on line, ad articolo già pubblicato, con annotazioni, commenti e voto di qualità.  E vedo che in un anno il “comitato editoriale” è passato da 120 a 386 membri, tutti volontari. Niente male.

Viene anche aperta una testata, PLoS-Neglected Tropical Diseases, avvisate le Ong se vi capita.

Nel “Policy Forum” di PLoS-Medicine, ho letto “HIV Denial in the Internet Era” di Tara Smith dell’università dell’Iowa e Stephen Novella di Yale che analizzano le strategie successive dei negazionisti. Diversamente dagli autori, non so se aumentando l’alfabetismo scientifico, diminuisca la parte della popolazione che diffida della scienza. E non so nemmeno se servono interventi più frequenti degli scienziati per controbattere tesi improbabili e ciarlatani che spacciano cure alternative.

D’altronde, non è come per gli UFO o la storia per cui gli astronauti non sarebbero mai andati sulla Luna. Nel caso dell’AIDS il negazionismo uccide e capisco che immunologi, virologi ecc. non vogliano stare zitti.