Messina, IV puntata

Tocca a me.
Cara Professoressa,

Volevo liquidare la faccenda in poche righe, dandole ragione. Sono un’incapace. Non so come sia fatto un articolo scientifico, non mi sono informata da docenti messinesi (in libertà, questi) sui concorsi “organizzati”. E sono incapaci, come suggerisce Lei, le scienziate e gli scienziati che presentano i lavori di Federica Migliardo a tutti quei premi e glieli fanno pure vincere. Forse loro non apprezzeranno la Sua lezione, io l’ho trovata molto utile.

Ma Lei è una signora anziana e sarebbe stato impertinente. Preferisco spiegarLe come lavoro. Qui posso farlo, negli Atomi no perché è a) una rubrica di pettegolezzi, b) un Atomo ha soltanto 1000 battute.

1. Usando gli stessi criteri elencati da Lei e adottati dalla commissione messinese – numero di lavori pubblicati, impact factor, Isi –  e altri – convegni organizzati per conto di associazioni scientifiche internazionali, lectures e corsi per dottorandi su invito di altri enti italiani e non ecc. – ottengo per Federica Migliardo un multiplo del punteggio dell’altro candidato. Senza contare i premi dove lei batte lui cinque a zero. Ne deduco che i punteggi assegnati dai commissari ai concorsi sono stati ritoccati o si basano su altri criteri, non dichiarati e non meritocratici.

2. Lei pensa che una ricerca possa avere successo anche quando chi ci partecipa è incompetente. Ma F. Migliardo non si limita a partecipare. I suoi 100 e passa articoli sono firmati al posto di chi ha progettato e guidato gli esperimenti, come si usa in un settore di punta, all’incrocio tra  fisica della materia, biologia cellulare e biochimica. Settore estraneo a Lei e ai commissari messinesi – lo vedo dalle Sue e dalle loro pubblicazioni.

3. Ho appena giustificato il parere “si vede che a Messina per essere assunti bisogna superare un esame di mediocrità”.

4. Per ricevere le mie scuse, semmai il dipartimento di fisica, i commissari e gli idonei dovrebbero chiederle. Invece lo fa Lei che, palesemente, non ha avuto accesso alla documentazione.

Lei è nota per essere onesta: per favore, se ha tempo e voglia, la chieda ai commissari, la esamini e poi mi dica cosa ne pensa.
Sua,
Sylvie Coyaud