Devo scusarmi con una giornalista dell’Economist per aver dubitato di una ricerca da lei citata secondo la quale, in passato, era successo alle temperature medie di alzarsi di 20 gradi in un decennio. Ancora non ho trovato l’articolo originale, ma a luglio dalle parti del polo Nord, i canadesi dell’International Polar Year Project hanno registrato una media di 20 gradi invece di 5.
Aveva ragione lei, i cambiamenti veloci non sono una novità. Lo sono per noi. Oggi ci siamo e ce ne preoccupiamo, magari all’epoca preoccupavano altri animali.
Invece non capisco bene il cancan sul piano, chiamiamolo così, del presidente Bush sui gas da effetto serra. E’ stato unilateralista nel caso della guerra in Iraq che gettava olio su una situazione già infuocata di suo, per così dire, e dovrebbe essere mondialista sui gas? E’ da ammirare per la coerenza, idee poche ma salde, e in alternativa per il machiavellismo: persevera perché l’ala repubblicana che lo regge ancora perda le elezioni.
Io invece vado invidiata per un privilegio, sono all’ingrasso in una reggia con due vere signore, un cavallo albino, una cavallina bruna, una capra color tabacco, due pastori tedeschi e sette loro cuccioli. Si aspettano anche due pecore, ma non prima di lunedì, non farò in tempo a vederle.
Buon week-end anche a voi.