Il vice sindaco di Nuova Delhi è morto mentre lottava contro degli entelli, piccole scimmie grigie, che cercavano di entrargli in casa. Era del partito Bharatiya Janata, che difende i valori religiosi tradizionali dell’induismo tra cui la sacralità e intangibilità degli entelli che rappresentano il dio Hanuman.
La Svizzera è all’avanguardia del progresso, primo paese al mondo ad aver adottato la crittografia quantistica – l‘entanglement di fotoni – per garantire la sicurezza del voto. Pare aver funzionato, nessuno lamenta brogli. Insieme agli amici svizzeri (ho lavorato là per anni) temiamo che i risultati elettorali siano l’avanguardia del regresso.
In Polonia, vedo che Radio Maria non è stata molto ascoltata. Meno male vista la sua posizione sulle donne e questo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità insieme all’istituto Guttmacher. Ripreso dall’Economist insieme a cifre spaventose sulla mortalità per parto – una donna su 9 nel sud del Sudan, una su 16 in Africa, una su 3800 nei paesi ricchi.
L’Economist riferisce anche i primi risultati del PISA 2006, lo studio condotto dall’Oecd sulle capacità matematiche degli studenti in 58 paesi – saranno resi pubblici il 4 dicembre, e li mette insieme all’analisi della McKinsey sui motivi del successo dei soliti paesi in cima alla classifica, Finlandia, Corea del Sud, Canada ecc.
Il successo non è correlato ai “valori tradizionali”, alla spesa pubblica e privata per l’istruzione e, dopo le elementari, nemmeno al numero di alunni per classe. Più dello stipendio, conta la qualità degli insegnanti, della loro selezione e formazione, quanti sono a disposizione degli alunni che rimangono indietro, la trasmissione tra insegnanti delle “best practices”, le ispezioni a scopo di aiutare, rimediare, e non di punire ecc.
Mi sembra una ricetta convincente, ma non insegno. Avrei giusto voluto un po’ di dati in più sul precariato, dal caso finlandese pare di capire che meno ce n’è meglio è.
Ovviamente, nella mia testa s’è fatto subito un link tra questi dati e la nostra discussione su differenze innate e acquisite.