Dopo l’alcolismo, l’atletismo

Riservato alle socie e ai soci

Carissimi,
Mi preme segnalarvi una nuova ricerca, pari o quasi a quella di Adrian Rothenfluh, Ulrike Heberlein et al. – Cell, 6 ott. 2006 – che identificava la mutazione  “white rabbit” – coniglio bianco per una nota canzone dei Jefferson Airplanes relativa al consumo di sostanze illegali – sul gene RhoGAP18B, la quale causa una maggior tolleranza agli effetti dell’alcol, nonché della nicotina e della cocaina nei nostri moscerini, per cui diventerebbero rapidamente alcolizzati e tossicodipendenti.

Certo, altre ricerche hanno identificato altre mutazioni su altri geni, ma quella aveva aperto la strada e torna d’attualità proprio oggi, quando i quotidiani italiani denunciano lunghe coda d’attesa per chi deve rifarsi il naso per via della polverina.
Se ve l’eravate persa, la ricerca, la ritrovate qui.

Il lavoro di oggi è di Dan Valente e Parta Mithra del Cold Spring Harbour Lab, in cui fino alla settimana scorsa operava James Watson, e Ilan Golani dell’università di Tel Aviv . Per la prima volta è stata ottenuta “la caratterizzazione fenotipica completa di un organismo in moto libero,” scrivono i tre con legittima fierezza. Grazie a un sistema computerizzato di puntamento video, sono riusciti a registrare nei minimi particolari la locomozione di una D. melanogaster durante una camminata di due ore in un’arena circolare (diam: 15 cm).

Andava spedita? In periferia o in centro? E piruettava come il vermetto Caenorhabditis elegans citato nella terz’ultima nota n. 30?

La risposta a queste domande e ad altre che non vi sarebbero mai venute in mente su PLoS One.

Spero  di avervi fatto cosa gradita.
La presidente
Drosophila melanogaster’s Genetics Fan Club