La marcia delle cozze

Le acque dolci americane sono colonizzate da cozze – “invasori alieni” che stanno prendendo il paese in una morsa. Dai grandi laghi alla frontiera con il Canada  procede l’avanzata verso il centro delle Dreissena polymorpha (zebrate) e rostriformis bugensis (quagga).

Questa qui ha preso piede un paio di anni fa in California, sconfitto gli estirpatori, e ora sta penetrando nell’entroterra – è in Arizona dall’inverno scorso – e risalendo lungo la costa occidentale.

Più prolifiche delle autoctone, le Dreissena distruggono gli habitat di tutte le specie locali sottraendo loro nutrienti; s’attaccano alle barche e le frenano aumentandone i consumi di carburante e l’inquinamento; con le loro colonie intasano gli acquedotti e bisogna sturarli; insomma danni per miliardi di dollari.

Thomas Whittier dell’università statale dell’Oregon et al. scrivono su Frontier in Ecology and the Environment, la rivista dell’Agenzia per la protezione ambientale (EPA) che si propagano – le cozze – nei fiumi e nei laghi con una più elevata concentrazione di calcio, meglio se 28 milligrammi per litro. Logico, ne hanno bisogno per farsi il guscio in calcite. Poi hanno diviso – i ricercatori – gli Stati Uniti per ecoregioni in base alle concentrazioni di calcio nell’acqua: quelle più attraenti coprono oltre la metà del paese.

“I nostri risultati possono contribuire a un’allocazione più efficace delle risorse destinate alla gestione del territorio,” scrivono nella conclusione.  L’anno prossimo è escluso. L’amministrazione Bush ha diminuito i fondi e il personale, nominato gente “business friendly” ed ex dirigenti di multinazionali agro-chimiche ai vertici dell’EPA (cf. post a metà ottobre). Però a novembre 2008 si vota…

La mappa dell’avanzata.

p.s. le Dreissena sono commestibili – le anatre che le mangiano non stanno male – ma hanno un pessimo sapore. Filtrano l’acqua e oltre al cibo ne trattengono gli inquinanti, quando esce dall’altra parte l’acqua è più pulita, la cozza più sporca e il sapore fa schifo.
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