Domani alle 10.30, al rettorato dell’università di Torino, Jocelyn Bell che ha scoperto la prima pulsar incontra Marta Burgay che, da dottoranda anche lei, ha notato un’anomalia, trovato un supervisore di tesi che le ha detto “fantatisco, vai”, Nichi D’Amico; un ricercatore che le ha detto “fantastico, ti do una mano”, Andrea Possenti, ed è servita, lui a pallacanestro centra sempre, insomma il contrario di quello che è successo a Jocelyn Bell.
Poi si sono aggiunti altri, e hanno scoperto il primo sistema binario fatto di due pulsar. Non ho tempo, ma le due – la binaria Bell-Burgay – non si erano mai incontrate, insomma ho detto lo stesso a Lorenza Accusani che organizza il tutto che vado a fare le presentazioni.
Burgay, D’Amico e Possenti sono all’osservatorio di Cagliari e l’UE, la Regione Sardegna e non ricordo chi altro sta costruendo loro il più grande bello potente radiotelescopio dell’emisfero nord. Sta venendo su bene www.srt.inaf.it
D’accordo, l’Australia ha eletto un primo ministro dal nome di pesce di fiume che per prima cosa ha attraversato il mare fino a Bali per firmare il Kyo-prot, fantastico, vai e tutto quanto, e la doppia binaria era sepolta nei dati captati dal loro Parkes www.parkes.atnf.csiro.au. Ma quello ascolta l’altra metà del cielo.
Le pulsar sono stelle all’agonia, che ruotano su se stesse come pazze e ce ne sono che suonano. Una volta ho chiesto Jocelyn Bell la sua preferita, guarda caso è anche la mia: la “batucada della Vela” portata a una frequenza udibile anche da orecchie umane.
Adesso Jocelyn Bell è Dame e tra un po’ Elisabetta II la promuove baronessa.
– Per il suo supervisore Anthony “rubanobel” Hewish, Sua Maestà, neanche un Sir?
Se somigliasse alla Sovrana lettrice (Adelphi, 2007), risponderebbe con il titolo del post.