Quelli messi male

Nei campi profughi della Tanzania, si chiamano “spinaci notturni” gli animali cacciati di frodo per mangiarli. E’ uscito il rapporto di Traffic che documenta un’altra volta il calo di specie, protette o meno ma commestibili, nelle vicinanze dei campi, e segnala che mentre le agenzie dell’Onu includevano proteine animali nei soccorsi alimentari distribuiti per esempio nel Kosovo.

Non in Africa per una questione di soldi, dicono le agenzie, con quelli che abbiamo riusciamo a malapena a fornire una dieta equilibrata solo vegetariana. E per evitare che i rifugiati si “installino”, la Tanzania vieta loro forme di auto-sussistenza, per esempio tenere galline.

Sull’orlo dell’esistenza
Dopo i mammiferi a rischio dell’anno scorso, Edge of Existence presenta una selezione di anfibi straordinari rimasti in pochissimi, come il proteo, una salamandra rosa, acquatica e cavernicola che riesce a vivere 10 anni senza cibo, questo su una longevità media di 50-60 anni.

Gorilla offresi, segue
In due giorni le firme solidali con i 67 della Sapienza hanno superato le 15 000, ci si sente messi meno male
C’è anche un blog di Gherardo Piacitelli, all’origine della petizione, ricercatore in teoria dei campi, quantizzazione dello spazio-tempo e algebra degli operatori alla Sapienza, si guadagna da vivere insegnando matematica in un ITI del Friuli.