Come una google map, ma per i geni

Da ieri il Broad Institute – il centro di genomica MIT/Harvard a Cambridge, Mass. – ha messo on line l’Integrative Genomics Viewer. Serve a visualizzare nel formato che si preferisce tutte le informazioni relative a una sequenza, anche quelle che uno ci aggiunge di suo. Così le piattaforme diverse usate dalle diverse banche dati non dovrebbero più essere incompatibili o richiedere un sacco di aggiustamenti. Dopo mesi di rodaggio, l’IGV pare proprio funzionare.  E’ gratuito, viva i creative commons, e ai ricercatori basta registrarsi.

Invasione
Al bar si discute delle meduse e dell’Italia impreparata a fronteggiarne lo sbarco, cf. i quotidiani di oggi. Secondo un avventore l’avevo detto mesi fa.

Io? Sì, ne è  sicuro, s’era anche parlato di tendere reti per fermarle. La conversazione si sposta sui politici e ci si chiede se per i droni americani comprati dalla Difesa, è meglio che il telecomando se lo tenga Berlusconi o La Russa.

Torno a casa e scopro che era stato l’Economist a prevedere le meduse. Siccome sono commestibili, se qualcuno ha provato la ricetta di Eddie Lin ci dice com’è?