Cari agricoltori,

scrive Carlo Petrini di Slow Food su Repubblica di oggi, “voi che ogni mattina uscite di casa e siete a contatto con sistemi viventi… dovete salvare le api” smettendo di usare i pesticidi che le uccidono anche se la legge italiana non ve lo chiede. “Quella delle api sta diventando la tragedia di questi anni. E’ il Titanic che affonda, con tutti noi dentro.”
Il Titanic?

In un altro articolo che inizia in prima pagina, Francesco Merlo scrive “Siamo tutti omosessuali (…) Ma noi siamo anche tutti eterosessuali.” Ah bon, alors si c’est comme ça… Più surreale ancora questo titolone: Il Dalai Lama a Carla Bruni “Democrazia in Tibet”.

Mentre ci sono:

  • ricordo agli apicoltori dilettanti e professionisti che l’osservatorio sulla moria delle api messo su da Marco Lodesani e colleghi all’Istituto nazionale per l’apicoltura continua a raccogliere dati.
  • Dopo metanalisi fatte da John Ascher del Museo americano di storia naturale et al., da luglio la famiglia delle Apoidee conta 2000 specie in più di quelle pubblicate da Charles Michener in The Bees of The World (John Hopkins Univ. Press, 2000, nuova ed. 2007, quasi mille pagine illustrate, circa 220 dollari). Quindi ora quelle catalogate nell’Integrated Taxonomic Information System sono circa 20 mila, ma in natura potrebbero essercene il doppio.

Era stato presentato come degno di Jurassic Park. E infatti…
Spiace per Mary Schweitzer e John Asara, ma nessuna ricerca riesce per ora a confermare che quanto avevano estratto dal loro femore di tirannosauro vissuto 68 milioni di anni fa, fosse collagene, simile per composizione a quello dei polli attuali. Riassunto delle polemiche su Nature, che finge di non gongolare visto che la “scoperta” era uscita su Science.

Dilemma etico pressante, da 5 anni
Se non l’avete ricevuto, trovate qui il comunicato del 16 agosto in cui l’American Psychological Association ripete che nessuno dei suoi 148 mila aderenti può essere coinvolto in torture e abusi. Però uno almeno lo è stato. Fino al 15 settembre, gli aderenti hanno tempo per votare nel referendum su una petizione che cerca di definire gli ambiti in cui gli psicologi possono e non possono operare. Interessanti anche le posizioni per il sì (che mi pareva andare da sé) e per il no (mica è semplice come sembrava).

Giochino per domani
domani potreste paragonare il medagliere finale con quelli pubblicati a luglio da Daniel Johnson, economista del Colorado College, e dagli economisti della Pricewaterhouse Coopers.

Ma se preferite il cinema
Anche le gazze (Pica pica) si riconoscono allo specchio, scrivono Helmut Prior, Ariane Schwarz e Onur Güntürkün su Plos Biology. Pubblicano una serie di filmati in cui le gazze si abituano al locale con lo specchio, s’ammirano, con il piede e con il becco cercano di togliersi la marcatura  una volta che se la son vista addosso ecc.

Se il tempo è poco, raccomando il video con Harvey, un caratterino…