Una bella domenica

Ho capito perché i settimomilanesi sono i cittadini più soddisfatti della qualità della vita nel proprio comune e, secondo il Touring, il Bosco della Giretta è il più bello d’Italia.

E’ zeppo di specie vegetali tutte diverse, dalle marcite arrivano libellule verdi extralarge e volteggiano come elicotteri tra ombra e sole, il nuovo padiglione per gli incontri inaugurato il giorno prima è confortevole, ci tornerò di sicuro.

Al convegno organizzato dalla Risorgiva (simbolo: un’oca che scende su un laghetto) Mauro Veca, un apicultore professionista che collabora con l’università di Milano, dà un po’ di cifre sull’importanza economica delle api, sul loro declino in Italia (50% di produzione in meno quest’anno) e altre informazioni, per esempio che il miele viene importato principalmente dall’America Latina, e che adesso la Cina ha smesso di esportarlo.

A proposito dei neo-nicotinoidi usati per conciare le sementi e sospesi dal decreto del Ministero della salute il 16 settembre, Paolo Maccazola, laureato in biotecnologie alla Statale e agricoltore a basso impatto ambientale (non bio, ma con rotazioni triennali e pochi interventi chimici, norme e controlli speciali), dice altre cose interessanti. Per esempio che i neo-nicotinoidi “conciano” soltanto il seme e quindi se ne usa quantità minuscole. Alle prossime semine, verrà sostituita da una quantità mille volte maggiore di fitofarmaci dannosi per i lombrichi e altri organismi del suolo. Le api sono indispensabili, ma anche i lombrichi, già falcidiati dall’aratura, tra l’altro.

Pulire il mondo
Faccio la mia parte in quanto spalla di Guido Viale che a Torino-Spiritualità parla di rifiuti, di emergenza, di Heidegger e di Marx, di economia dei malaffari (l’emergenza è un affare non solo per la camorra) e di politica praticata da incompetenti, di scienza e di tecnologia e di quanto siano ben informati quelli che si mobilitano contro  discariche, “termovalorizzatori” o TAV.  A dimostrare che si può partire dagli “escrementi del corpo sociale” e volare alto.

Errata corrige al post di sabato: Azzerare i rifiuti di Viale esce il 2 ottobre e non il 6.

In between
Prima di noi, a Torino c’era una tavola rotonda con la scrittrice Fleur Jaeggy. Pensavo proprio a lei in treno, leggendo sulla NY Review of Books (sono sempre in ritardo di un numero!) una recensione  della corrispondenza tra Ingeborg Bachmann e Paul Celan. C’è stata polemica, succede spesso in questi casi. Le lettere parlano di persone ancora vive e né Bachmann né Celan sarebbero stati d’accordo sulla loro pubblicazione.

Fleur era molto amica di Ingeborg, cosa ne pensa?  Che si doveva aspettare, anche dieci o vent’anni. Vorrei comprare il libro, lo stesso, però mi fa un po’ paura Celan, la sua vena autodistruttiva, voglio dire. E trovo qualcosa di deprimente nel sostegno che Bachmann – come altre donne – gli ha sempre dato, mai contraccambiata.