Nella medicina tradizionale dell’Occidente, Nord-America compresa, l’acido acetilsalicilico si usa da circa 3.000 anni (notare la differenza tra wiki inglese e italiana).
Si prescriveva contro la febbre almeno dai tempi di Ippocrate, si studia con metodo scientifico da due secoli e mezzo, ha nove carboni, otto idrogeni, quattro ossigeni, una formuletta da niente (grazie Raffrag!), ma le sorprese non finiscono mai. Di recente, s’era visto che di per sé ha proprietà antitumorali.
Sull’ultimo Angewandte Chemie, Ingo Ott et al. scrivono che, nei pesciolini Danio (zebra fish) per ora, l’aspirina con attaccato un atomo di cobalto frena la proliferazione delle cellule, inibisce la formazione dei vasi sanguigni (angiogenesi) che alimentano il tumore, interferisce con vari enzimi del metabolismo, e attiva uno di quelli che spingono le cellule al suicidio (apoptosi).
Massimo rispetto. E anche al com. stampa.
O.T. da guardare
Atlandide Phototravel ha appena messo on line una selezione di foto. In quelle del Pantanal – dell’intrepido Guido Cozzi – s’intravvede un’oca a cavallo che adesso vorrebbe tanto essere là.