Poche, le firme italiane sotto l’appello delle organizzazioni umanitarie per la liberazione dei fratelli Kamiar e Arash Alaei. Perché non serve a niente? Però ai “sei di Tripoli” è servito.
E’ iniziato il processo: i due medici sono accusati di complotto, spionaggio, alto tradimento – visti i rapporti che avevano con agenzie internazionali anti-Aids! – nonostante la bontà del loro operato fosse stata sancita da una fatwa.
Insomma sono ostaggi in una rissa fra potenti e – sembra infantile dirlo – non è giusto.