Letture amene e non

Su PLoSONE, Hans Gross et al. dimostrano che le api sanno contare fino a 4 senza alcun allenamento. Allenate a distinguere tra due e tre, invece, si confondono davanti a tre e quattro. Secondo me, perché il metodo didattico era sbagliato…
“E’ il primo studio su una generalizzazione visiva compiuta da un  invertebrato basandosi su numeri,” scrivono. Non s’offenda la D. melanogaster, ma quello è un invertebrato geniale, cf. le descrizioni ammirate di Darwin nell’Origine delle specie.

Troppi caprioli?
A quanto pare, in Europa orientale da un decennio l’encefalite da zecche è diventata un’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda il nord-est italiano, l’ipotesi di Annapaola Rizzoli et al. è che sia correlata all’aumento delle popolazioni di caprioli, cervi e piccoli mammiferi nelle foreste il cui sottobosco non viene più ripulito. Ipotesi da verificare, scrivono.

La tartaruga Aurora
Su Geology – solo per abb. – esce questa foto di un’Aurorachelys presumibilmente mongola, d’acqua dolce e del Cretaceo (Cretacico?) trovata da John Tarduno et al. su un’isola canadese del Mare Artico. Sul sito dell’università di Rochester, filmati e ipotesi su come sia arrivata fin lì.
(A proposito di fossili. A un corso di aggiornamento sull’evoluzione che si tiene all’università di Torino, “I divagatori scientifici” hanno scoperto un insegnante di scienze fissista. Le fortune capitano sempre agli altri…)

Solo per adulti
I redattori di PLoS Medicine firmano un breve articolo in cima a una  lunga bibliografia sullo stupro usato come arma di distruzione di intere comunità. Le “vittime sono in maggioranza donne e bambine, ma ne soffrono anche i ragazzi e gli uomini”. Quanto ai criminali – l’articolo non lo dice, la bibliografia sì – le etnie sono molte e il sesso uno solo.