L’oca’s knots, l’oca’s nuts, l’oca’s not


Neanche una matematica al Festival della matematica, e questo per il terzo anno di fila. Sembra di stare in Vaticano, dico a Odifreddi che invoca l’argomentum ad ignorantiam. Tutto dire…

Ieri pomeriggio, la lectio magistralis sulla teoria Maths-Economics-Chess di Mundell ha deluso tutti, anche il sempre cortese John Nash (che sta molto bene, mi sembra). E’ rimasta anche inevasa la domanda sulla matematica dietro ai modelli di valutazione del rischio di CDOs e altri strumenti finanziari di grande valore per pochi.

Non gioco a bridge, quindi il terzo grado che ho fatto ieri a Peter Winkler su come mai i computer battono a scacchi anche i campioni del mondo, ma a bridge neanche mia nonna, era del tutto disinteressato. Poi Vaughan Jones ha cercato di farmi capire qualcosa di nodi. Non ci è riuscito. Per mia totale insipienza e per colpa di Ian Stewart che intanto faceva gara con Vaughan su chi sapeva più battute sulle corde. Grazie per il titolo del post.

I lectores di oggi sono convinti che faranno un’ottima figura pur essendo chimici. Uno di loro ha nel power point immagini spettacolari – è vero anche se ho promesso di fargli un po’ di pubblicità.

Gli faccio pubblicità anche se mancano due ore e pretende ancora di farne vedere 70 in 60 minuti.