Prima delle ruspe


Avvoltoio degli agnelli, foto Sardegna digital library

Quirico M. che conosce bene quel paradiso, scrive all’oca e alla lectora:

bisognerebbe far sapere “al mondo” che tra Alghero e Bosa c’è una strada costiera che attraversa uno dei posti più belli del bacino Mediterraneo: quasi 40 km di costa priva di costruzioni. Credo che sia un esempio unico. L’isolamento – passa solo una automobile ogni tanto, il traffico è limitato- ha consentito la nidificazione di una ricca colonia di avvoltoi (e anche di grifoni, ndr) che ancora si vedono volteggiare sulle colline dell’interno. Di recente, la strada è stata collegata al comune di Villanova, che si trova all’interno, dietro la catena di colline che delimita la costa a est. E subito sono iniziati i progetti di urbanizzazione e la seria possibilità che sorgano villaggi turistici abbarbicati sugli scogli.
Il famoso decreto salvacoste del compianto Presidente Soru aveva congelato la situazione, ma la nuova giunta regionale sarda ha posto come primo punto del programma l’abrogazione del decreto salvacoste. Si aggiunga il decreto per lo sviluppo edilizio che sta per essere varato dal governo Berlusconi (l’attuale governatore Ugo Cappellacci, sia detto per inciso, è il figlio del commercialista di Berlusconi) e in pochi anni potremo dire addio alla costa incontaminata.
Insomma, penso che il destino di un patrimonio così importante non possa e non debba essere lasciato agli appetiti di questa o di quella parte politica locale. Secondo voi si può fare qualcosa perché l’opinione pubblica – italiana, europea, mondiale – venga informata di questo scempio annunciato? Una volta che entrino in azione le ruspe non si potrà più tornare indietro.
Un accorato saluto da un disperato amante della natura e della bellezza.