Il ministro per il Welfare decide via stampa la chiusura di due scuole romane per quattro casi di influenza A/H1N1. Coincidenza, Nature riferisce i dati preliminari pubblicati dal CDC di Atlanta nel suo Morbidity and Mortality Weekly Report.
I ricercatori del Tripp Lab all’università della Georgia hanno analizzato il sangue di 359 partecipanti a uno studio di controllo sulle vaccinazioni anti-influenzali. Il 33% delle persone ultrasessantenni hanno un’immunità (anticorpi) al nuovo virus – acquisita negli anni ’40 da esposizione a virus analoghi – rispetto al 6-9% per la fascia tra i 18 e i 64 anni, e nessuna nei ragazzi e i bambini anche se sono stati vaccinati.
Ups, avevo pubblicato questa parte di un post che doveva restare in bozza… Associare le due notizie e farne un breve articolo era la mia prova d’esame per gli studenti di giornalismo all’Ifg (scrivono loro le notizie del sito). Già collaborano con varie testate, stanno per andare in stage in un quotidiano, nella media sono piuttosto bravi.
La maggioranza (di chi commenta) ritiene esagerata la decisione del ministro e la “pandemia” un po’ una montatura. Eppure:
- i casi di contagio sono passati da 5 mila a 11 mila nelle ultime due settimane, e l’Africa è l’unico continente dove non ne sono segnalati;
- arrivano le vacanze estive, picco di mobilità giovanile, e c’è una correlazione stretta tra epidemie e spostamenti, per es. in aereo;
- il virus dell’influenza aviaria continua a fare vittime, per es. in Egitto – ecc…
Gli studenti scettici attribuiscono una probabilità zero al rischio che, per un incontro fortuito nello stesso organismo, l’A/H1N1 acquisti la letalità dell’H5N1 (da 7-8 su mille a 5-8 su dieci) o il secondo il tasso di trasmissione fra gli umani del primo. Che cosa sanno di ricombinazioni genetiche tra i due virus che i virologi ignorano?
Perfidia
E che cosa sa Antonino Zichichi che i climatologi ignorano? Risposta su Climalteranti che ha atteso l’ondata di caldo per ripescare una zichicca del mese scorso.