Fusioni

In Europa, siamo nel déjà vu all over again. Per Iter, il prototipo di centrale a fusione nucleare – da deuterio e trizio – che dovrebbe essere costruito a Cadarache, David Cyranovski prevede una messa in funzione ritardata al 2025, un ridimensionamento dell’impianto per il quale non ci sono ancora piani dettagliati, il preventivo già passato da 5 a 10 miliardi di dollari che sarà di nuovo superato…

L’articolo di Cyranovski è perfetto, aggiungo solo che a quanto borbottano i francesi, almeno un paese partner – Corea del Sud? -mediterebbe di ritirarsi dal progetto e potrebbe annunciarlo alla riunione che si terrà in Giappone il 17-18 giugno.

In California intanto, Steve Chu e il Gubernator hanno inaugurato ieri la National Ignition Facility di Livermore: “la macchina più potente del pianeta”, come dice l’Economist. Rispetto a Iter, la costruzione è stata fulminea. Progettata nel 1994. Iniziata nel 1997. Riprogettata nel 2000. Sospesa dal Congresso nel 2005 perché sarebbe costata tre volte il miliardo e rotti di dollari iniziale. Rifinanziata dai falchi quando i militari hanno spiegato che era indispensabile per simulare le esplosioni di bombe all’idrogeno, e controllare l’invecchiamento delle testate nucleari per evitare sorprese.

In teoria, il 20% delle operazioni della NIF sarà riservato ai fisici civili per ottenere una reazione di fusione (in palline di deuterio compresse da fasci laser) che produce più energia di quella necessaria a innescarla. Siccome nell’ultima finanziaria le colombe hanno dimezzato i fondi della ricerca militare, le simulazioni della bomba a idrogeno sono destinate a saltare.

Ho calcolato che per metà dell’anno i fisici della fusione civile avranno la NIF tutto per sé al costo di 70 milioni all’anno per il Dipartimento dell’energia. Sempre che gli altri 70 milioni ce li metta la Difesa. Se il pacifista Chu  irrita troppo il Pentagono, pazienza, rispetto ai 250 preventivati per Iter, è un affare lo stesso. Sempre che la NIF funzioni.