Vado a Bologna – dove il nuovo Magnifico sarà il latinista Ivano Dionigi – per il convegno delle storiche su come leggere e scrivere biografie di una donna. Sono rimasta alle istruzioni di Virginia Woolf, difficili da superare, devo aggiornarmi. E comunque sono di claque questo pomeriggio, perché interviene Evelyn Fox Keller e non ci vediamo da tre anni.
Coincidenza, Maurizio mi aggiorna e sotto il titolo “scienziate italiane chi si fanno onore nel mondo”, mi segnala la notizia che la fisica Elisabetta Boaretto del Weizmann ha migliorato la datazione dei reperti archeologici, retrodatando a circa 18.000 anni fa alcuni pezzi di ceramiche cinesi. Le più antiche mai trovate a questo punto, a dispetto dei giapponesi che credevano di detenere il record. Il paper con le nuove tecniche è uscito sui PNAS in open access.
Per gli aggiornamenti su quello che dirà B. Obama, fra mezz’ora inizia qui la diretta; su cosa stanno dicendo a Bonn, rimando a Climate Feedback. E a questo articolo sull’uso diplomatico dei dati scientifici. Come si vede, Nina Fedoroff non ha perso il posto anche se era stata nominata da Condoleeza Rice. C’eravamo incontrate, con Nina, ed era andata così:
A novembre (2007, nda), Nina Fedoroff diventa consulente scientifica del Dipartimento di stato più supino della storia. Genetista delle piante, autrice di Mendel in cucina, è pro-ogm, pro-business, pro-biotech. Ma pro-Bush? E se no, perché ha accettato l’incarico? Al vertice di Kyoto, pesto un piede alla signora dietro, colpa di un gigante che nella coda del buffet fa retromarcia senza avvisare.
Mi scuso, mi presento, è lei. Combinazione, voleva sapere dove ho comprato la giacca. Avrei un paio di domande anch’io.
– Chiamami Nina, ci sediamo vicine?
A carriera compiuta, spiega, la scelta era fra il giardinaggio o “qualcosa di più importante”. Ma dirigeva la ricerca di un’azienda biotech e ha detto che avrebbe rimpianto lo stipendio di prima.
– Una giacca così me la potrò ancora permettere.
E cosa dovrà fare?
– Insegnare ai funzionari come procurarsi pareri scientifici indipendenti…
Be’, Condoleeza Rice li aveva ricevuti e ignorati.
– S’è ricreduta, vuole lasciare un Dipartimento con una cultura diversa.
Mmm, meta irraggiungibile.
– Sì, e l’ultima che tenterò, ho sessantacinque anni.
Nooo! Metto gli occhiali per guardarla meglio.
– Niente lifting e credo che voterò Hillary. Mi fai provare la tua giacca?