Il mercato razionale poco, supertizioso molto


(fonte)

 Fair play, l’Economist titola A total eclipse of the brain l’articolo sulla ricerca di questo sbarbatello, che deve pur essere spiritoso. Prof. ass. alla Business School of Economics di Copenaghen, dipartimento della finanza, Gabriele Lepori ha notato un calo e un picco di vari indici come il Dow Jones il giorno prima e il giorno dopo le 362 eclissi di Sole e di Luna avvenute tra il 1928 e il 2008. Più di quattro all’anno, ma il mercato non sembra imparare: prevale tuttora l’idea che siano foriere di catastrofi.

Riprende anche la ricerca di Caroline Schnakers et al. – bozza uscita su BioMedCentral Neurology. Riguarda la distinzione tra “stato vegetativo” e “stato di coscienza minimale”. Nonostante gli strumenti oggi a disposizione per una diagnosi  corretta, hanno trovato che i clinici continuavano a classificare quasi metà dei pazienti in coma con coscienza minimale sotto la categoria stato vegetativo come 15 anni fa.

Morso il “rottweiler di Darwin”
C’è una recensione a The Selfish Genious: How Richard Dawkins rewrote Darwin’s legacy di Fern Elsdon-Baker, con commenti sotto. Somiglia a quella di Philip Ball (*) sul Times dell’altra domenica. La settimana scorsa su New Scientist, l’autrice scriveva che la sua critica riguarda soprattutto la metafora centrale del Gene egoista. Non sono molto convinta.

Anch’io avevo scritto e detto che Dawkins ogni tanto era irritante e la sua metafora aveva prodotto una visione semplificata della genetica. Non per colpa sua. In trenta e più anni Il gene è invecchiato (più del Fenotipo esteso?). All’epoca era stato una rivelazione per i non evo-genetisti. E’ vero, lasciava poco spazio agli effetti epigenetici, ma su questi le ricerche sono appena iniziate.

Tutto sommato la penso come Bruce, la tesi di Elsdon-Baker è fragile. Ma non condivido il suo giudizio su New Scientist, che fa spesso di queste provocazioni. Non mi sembrano “vergognose”, i lettori se le aspettano e rispondono per le rime.

Fern Elsdon-Baker è una neo-dottorata in storia e filosofia dell’evoluzione e all’epoca del Gene egoista non c’era, non può sapere che all’improvviso l’evoluzione era tornata d’attualità. Le raccolte dei saggi di Gould sono arrivate dopo – e la battaglia tra i due ha contribuito alla divulgazione dei lavori di tutti.

Lei trova che Dawkins “distorce” il “messaggio di Darwin” a fini ideologici: in breve, per propagandare l’ateismo in maniera stridente. Il fatto è che dall’Origine in poi, tutti interpretano il messaggio come vogliono, la doxa darwinista non è mai esistita. Perché qualcuno dovrebbe mettere la museruola al rottweiler?

Nell’ultima parte di Selfish Genious – se è ancora come la bozza che m’è scomparsa insieme ai mail – la tesi è che i fondamentalisti delle varie fedi smetteranno di voler imporre a tutti le proprie usanze culturali e falsità scientifiche, non appena Dawkins e i suoi scherani – Dennett, Harris, PZ Myers ecc. – smetteranno di stridere. Resta da dimostrare.

Quanto paga la sopportazione scelta o coatta dell’intolleranza, e della superiorità morale ostentata dai credenti e rivendicata unicamente per la propria versione di un dio o più dèi?

(*) Adesso Philip è free-lance, prima era redattore a Nature dove il 17 maggio criticava il Reason Project di Sam Harris. I due, per la conciliazione tra scienza e religione il primo, per la separazione il secondo, ne hanno discusso fino a ieri insieme e separatamente. (Correzioni e link aggiunti sabato, pardon!)

La tolérance? Il y a des maisons pour ça!
Per esempio il New Jersey tollera bene la corruzione di politici e religiosi.

Ci sono anche cose interessanti su Science, ma la formaggiaia chiude fino al 1. settembre, devo andare a far provviste.