L’invasione dei cacoteri

Sono un’immigrata, il portinaio anche, gli extracomunitari fanno parte della nostra biodiversità, ma la Cacyreus marshalli sudafricana, detta anche licenide dei gerani, ce l’ha fatta troppo grossa.

Questa primavera ho ricomprato i gerani per il balcone e mentre c’ero ne ho preso una ventina che stanno in cima al muretto del cortile, per rallegrarlo un po’. Solo che la Cacyreus li ha infestati. Non solo.

Da due settimane s’è messa a infestare anche piante di altre specie che i condomini hanno portato giù perché il portinaio le curi mentre sono in vacanza. Mica potevamo prevedere che in agosto la Cacyreus avrebbe cambiato dieta. Che sia stata una mutazione? I condomini se la prenderanno con noi?
Ho trovato suggerimenti per combatterla, ma solo da ottobre, quando saranno tutti rientrati…

E’ giovedì
Nature ha in copertina la Marella splendens, scoperta 100 anni fa nella Burgess Shale in Canada, quella della Vita meravigliosa di Stephen J. Gould. Non lo sfoglio nemmeno, son ferma al numero della settimana scorsa.

Ho finito il paper di Michael Mann et al. che hanno collegato la frequenza degli uragani nell’Atlantico alle condizioni climatiche dal VI secolo in poi (c’entra la Nao, checché ne dicano alcuni scettici…), sono più numerosi quando fa più caldo, per es. nel X secolo quando la costa sud della Groenlandia era coperta di foreste invece che di ghiacci, ed Eric il Rosso la battezzava “terra verde”.

Per i non-abbo, il paper è riassunto qui. Adesso sto degustando quello di Kevin Alby et al.

Più del contenuto, il titolo rispetta il decoro: “Homothallic and heterothallic mating in the opportunistic pathogen Candida albicans“. La candida (1) si studia  da un secolo e passa, ma fino a poco tempo fa si pensava che si riproducesse per divisione cellulare, nella versione fantasiosa messa a punto dal lievito di birra.

Le cellule hanno due “mating types”, uno a e uno alfa – non proprio due sessi ma un inizio di differenziazione – ognuno dei quali emette un feromone distinto che accende i desideri del tipo opposto. I quali si manifestano con una protuberanza detta “shmoo”. Chi non intuisce il resto provi a guardare il disegnino in alto a destra. Eppure il Saccharomyces cerevisae non regge il confronto con la C. albicans che

regala ai genetisti incessanti rivelazioni sulla vita sessuale meravigliosamente varia dei funghi,

scrive Joseph Heitman. Può dirlo forte. Quella s’accoppia con qualunque cellula abbia accanto, a o alfa che sia: si riproduce sia per omosessualità che per eterosessualità. E gli va da dio: è il patogeno più diffuso negli anfratti umani.

Venendo a noi
Da Pikaia, Mauro spiega l’origine e l’evoluzione dei cromosomi sessuali di noialtri mammiferi euteri (dal greco per “bestie vere”) a partire da un bell’articolo di Melissa Wilson e Kateryna Makova uscito su Plos Genetics. Le autrici sono XX, ma trattano l’Y senza accondiscendenza.

A Pikaia non vanno in vacanza e c’è altro da leggere tra cui l’imperdibile testo di un cacotero. Vedi prossimo post (adesso devo lavorare, ma poi arriva…)

(1) Questa foto, un capolavoro di Felice Frankel, mostra una C. albicans a forma di margherita cresciuta anch’essa in un disco di Petri, ma con nutrienti diversi da quelli dati all’altra.