Roma, capitale del creazionismo mon-dia-le

Altro che albergo vicino alla Stazione centrale di Milano, a F. Fratus  sarà venuta l’itterizia, poverino.
Oggi si è tenuto un convegno prestigioso in un’ateneo idem, con tre corsi di studio tre in economia, scienze politiche, interpretariato e traduzione, in cui  sono intervenuti  unicamente esperti ibidem, con un 50% di francesi. Cocorico.

In risposta all’appello di Benedetto XVI perché entrambe le posizioni siano ascoltate, l’università Pio V ha invitato a confutare scientificamente la teoria dell’evoluzione:
–  Guy Berthaud, il sedimentologo francese  “famoso” per le fantasie sul Diluvio universale che avrebbe scavato il Gran Canyon in sette giorni;
– Dominique Tassot, l’ingegnere minerario francese, fondatore del Centre d’études et de prospectives sur la science, che ha introdotto i lavori;
Jean de Pontcharra, il fisico francese che chiede a Gesù di dirgli quali ricerche fare;
– Thomas Seiler, il fisico tedesco secondo il quale il secondo principio della termodinamica starebbe provocando una regressione delle specie al fango dal quale Dio le ha create, già épinglé dallo Spaghetto;
– Joseph Holzschuh, il geofisico australiano per il quale  dinosauri ed esseri umani sono co-esistiti;
– Maciej Giertych, il dendrologo polacco segato alle ultime elezioni europee, razzista, antisemita, omofobo e misogino con idee pescate negli anni Trenta sulla formazione delle razze, in particolare di quelle inferiori.
I protetti dello storico Roberto de Mattei e lui no sebbene nel suo nuovo libro ne presenti gli interventi con riverenza, prima di concludere:

  • dal punto di vista della scienza sperimentale entrambe le ipotesi sulle origini, sia l’evoluzionista che la creazionista, sono inverificabili. Su questi temi ultimi non è la scienza, ma la filosofia, a doversi pronunciare.

I protetti dei filosofi non sanno che farsene e non se lo filano dopo tutto quello che  ha fatto per loro da vicepresidente del Cnr. Gli sarà venuta l’itterizia, poverino.