A soli due anni, il frutteto ha avuto una produzione notevole a giudicare da conserve e marmellate viste in una dispensa. I pompelmi sono grandi come meloni e duri come boulets de canon. Colto uno rosa per la prima colazione, gradevole anche se un po’ indietro. Nonostante i problemi iniziali di salute, gli aranci danno grandi soddisfazioni e la spremuta del mattino fa da pozione magica.
Ci vuole. I cuccioli escono come razzi per il triathlon – corsa, scalata montagnetta di sabbia, scivolate nel laghetto. Riposo, abbaiata davanti al pollaio, perlustrazione stalla capre, ritriathlon. Riposo, coccole, controllo forma fisica. Da capo. Dopo un paio d’ore il ritmo rallenta, le grosse zampe tozze cedono. E’ una finta. Al richiamo schizzano via in tutte le direzioni, bisogna rincorrerli uno per uno e son venti quattordici (sembravano di più), trasportarli in braccio fino al canile, anche in due è un lavoro pesante.
I nomi proposti per i nati nell’anno Darwin – Galileo sono stati bocciati e dovrei essere depressa ma il sole ha appena scacciato la nebbiolina.
Fabristol ha un bel blog.