Cari Amici,
è necessario far sentire la nostra pressione a tutti i livelli contro la liberalizzazione della caccia, con questo ennesimo tentativo in atto al Senato. Da domani e nei prossimi giorni può essere discusso l’emendamento alla legge Comunitaria della Commissione politiche europee. Se dovesse essere approvato anche in aula, le prospettive diverrebbero ancor più nere e dopo altri passaggi legislativi, la possibilità di trovarsi i cacciatori nei boschi anche ad agosto non sarebbe remota.
Molti di voi mi chiedono cosa possiamo fare. Bene, ognuno di noi può fare molto per creare le condizioni affinché i media rendano pubblico il nostro dissenso a questa barbarie, vi chiedo di scrivere alle testate giornalistiche di cui trovate gli articoli e le mail. Il coordinamento delle Associazioni di cui facciamo parte sta facendo pressione politica ai Ministri affinché ostacolino questo iter…
Grazie.
Daniela Casprini, Associazione vittime della caccia
– Scriviamo ai Ministri con riferimento agli emendamenti 22.0.12 e analogo 22.0.13 alla Legge Comunitaria 2009, DDL 1781, da non mettere in oggetto alla mail, i filtri potrebbero bloccare i messaggi.
– Ministro per il Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla brambilla_m@camera.it
– Ministro per i Rapporti con le Regioni, On. Raffaele Fitto fitto_r@camera.it
– Ministro per gli Affari esteri, On. Franco Frattini frattini_f@camera.it
– Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, On. Stefania Prestigiacomo prestigiacomo_s@camera.it
– Ministro per le Politiche europee, On. Andrea Ronchi ronchi_a@camera.it
Il comparto, diceva Federcaccia due anni fa, dà lavoro a 45.000 persone e “ha prodotto nel 2007 circa 549.000 armi sportive e venatorie”. Dieci all’anno a testa? Fannulloni.