Colla a interruttore


Foto: Tom e Mary Eisner.
Dopo l’adesivo della cozza e del sottozampa del geco, arriva la terza ed è dovuta a Tom Eisner di Cornell, il più grande  entomologo vivente (oltre a quelli che hanno chiamato come l’oca un buprestide verde dagli occhi rossi, ovvio e baci a tutti).

All’inizio del secolo, Paul Steen l’ha sentito parlare di una sua ricerca sull’Hemisphaerota cyanea, un gioiello (la ricerca), un crisomelide cassidino (la bestiola, vedi foto) che sotto ogni tarso ha diecimila peluzzi. Se qualcuno tenta di portarla via dalla foglia di palma su cui risiede, dal tarso spruzza olio che scende in fondo al peluzzo e lo attacca alla foglia con una forza tale che per staccarla ci vogliono dai 4 a 5 g, l’equivalente di più di cento volte la sua massa.

Da quel giorno Steen sogna di imitarne la difesa contro il nemico (ne ha un’altra uscita sui Pnas più di recente, ma ehm…  non imitabile), l’esercito statunitense pure che lo finanzia, Steen mica il nemico, attraverso la DARPA. Dopo varie prove, Steen ci è riuscito con Michael Vogel, un’ex post-doc, e un marchingegno che hanno appena brevettato e pubblicato sui PNAS.

Si prende una placca, si buca, nel buco si mette un microcilindro di vetro poroso percorso da nanofili elettrici. Si spruzzano microgocce d’acqua sulla placca, si poggia sulla cosa cui deve aderire e nei fili si fa passare una corrente di 5 volt. In un secondo s’attacca, e non si stacca più finché non ripassa la corrente.

In tanti suggeriscono di usarlo sotto le scarpe così si può andare in giro come Spiderman. Sì, ma se piove e si scarica la batteria, una resta attaccata alla fermata del tram o lascia giù i Manolo Blahnik?