L’Unesco ha creato l’anno scorso il premio per la ricerca in scienze della vita finanziato con 3 milioni di dollari da – e intestato a – Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, presidente della Guinea equatoriale da oltre trent’anni. Dopo le Ong e ricercatori locali appoggiati da alcuni colleghi stranieri, scienziati più famosi scrivono alla Direttore Generale Irina Bokova di abolirlo perché per statuto ogni premio Unesco è
portatore di un valore morale e simbolico
Le ricordano poi che
il Direttore Generale deve garantire che siano state vagliate tutte le necessarie condizioni etiche riguardanti l’integrità del donatore prima di accettarne la donazione per un premio.
Le condizioni sono che nonostante un reddito pro capite di 36,600 dollari (fonte) grazie al petrolio, la Guinea equatoriale è fra i primi paesi al mondo per corruzione. E fra gli ultimi per mortalità infantile (1 bambino su 5 muore prima dei cinque anni), spesa sanitaria ecc. e rispetto dei diritti umani. Quasi quasi vien da rimpiangere che Sir Mark, il figlio di Margaret Thatcher, e i suoi mercenari non siano riusciti a rovesciare il dittatore.
In Italia intanto
Gira voce che il prof. Cingolani messo a capo dell’IIT dal ministro Tremonti sarà dallo stesso chiamato a “sistemare” il CNR. Come da progetto tremontiano, per chiuderlo e sostituirlo con l’IIT?
Be’, vado a Frascati per l’assemblea di Action Aid, buon week-end.