Le salamandre hanno una quantità impressionante di geni, si fanno ricrescere non solo la coda che arrotolano e srotolano alla stessa velocità della lingua, ma anche le zampe che finiscono con quattro dita davanti e cinque dietro… e sono pure brave in matematica.
Con tutte queste particolarità è ovvio che sono state molto studiate. Già si sapeva, per esempio, che nell’acqua le uova dell’Ambystoma maculatum nordamericana si sviluppano in simbiosi con un’alga verde unicellulare. Detta giustamente Oophilia ambystomatis, questa si nutre dei nitrati prodotti dal metabolismo dell’embrione e si credeva che restasse fuori dall’uovo.
Al 9° Congresso internazionale di morfologia dei vertebrati che s’è tenuto in Uruguay (patria dell’armadillo come si vede dal sito) Ryan Kerney, un post-doc dell’università Dalhousie ha fatto vedere che stanno dentro, e addirittura nelle cellule stesse dell’embrione. Ci rimangono: con la loro fotosintesi continuano a rifornire con ossigeno e carboidrati alle cellule epidermiche dell’adulto.
Un vertebrato a pannelli solari non l’avevo mai visto.
Notiziola che m’era rimasta nelle bozze di Oggi Scienza, al suo posto ce n’è una più fresca con appeso un Kwiz per astrofili, astronomi ed esobiologi.