Saranno creazionisti?


Negli Stati Uniti prosegue la campagna per riabilitare il DDT, ci sarà anche un film, per negare che quello prodotto dalla Velsicol aveva avvelenato bovini, e diffamare Rachel Carson, madre dei movimenti ambientalisti. Morta nel 1963 ma Delenda est con figli e figlie, per aver osato scrivere in Primavera silenziosa che il DDT era tossico e quindi ne andava fatto un “uso saggio”.

Il 3 settembre, su The Front Page si legge:

La decisione dell’EPA di bandire il DDT ebbe vaste ripercussioni al di là delle frontiere USA. Nel 1975 la WHO e il United Nations Environment Program (UNEP) annunciarono insieme che si sarebbe, d’allora in avanti, posta grandi enfasi sulle alternative all’uso di pesticidi per combattere la malaria.

Nel 1972 l’Environmental Protection Agency l’aveva bandito in agricoltura e solo negli Stati Uniti. Nel 1975 l’Organizzazione mondiale della sanità aveva verificato che le zanzare erano diventate resistenti, inevitabile dopo 20 anni di uso esclusivo del DDT e non l’aveva vietato.

Via così da una falsità all’altra per denunciare “la pressione degli ambientalisti” e le malefatte delle agenzie dell’Onu e delle altre organizzazioni mondiali da essi travolti.

Per esempio, nel 1997 la World Bank deliberò un credito di 165 Milioni di dollari per l’India. La condizione d’uso era quella di spendere i soldi nell’acquisto di insetticidi piretroidi, molto più cari del DDT.

I piretroidi erano prodotti locali e non della Velsicol, per applicarli non servivano specialisti, per i bambini piccoli erano molto meno tossici e anche le zanzare indiane erano resistenti al DDT.

Il caso più eclatante è forse quello dell’Eritrea. Oltre il 50% della mortalità nel paese era, ed è tuttora, dovuto alla malaria. In totale, nel 2002, il paese contava con 145 medici e 390 infermieri. C’era, e c’è tuttora, in altri termini, una disperata mancanza di professionisti della sanità. La World Bank, insieme con UNICEF e USAID hanno fornito a più riprese fondi. L’UNICEF vincolò l’uso dei suoi all’acquisto di reti trattate con insetticidi. I fondi dell’USAID erano utilizzabili “solo per verificare lo stato dell’ambiente”.

Ai bambini piccoli fanno male gli insetticidi spalmati sulla pelle, una rete trattata dura 3-5 anni mentre il DDT – alle quali le zanzare erano resistenti… – andava sparso 2 volte all’anno da tecnici che non c’erano in un paese in guerra permanente. I fondi per la malaria non bastano mai, ma quelli dell’USAID erano complementari: servivano alle bonifiche dov’erano possibili, e a monitorare se le zanzare evolvano una resistenza a un piretroide. Mai pronunciare la parola evoluzione, e prima che venga in mente ad altri, arrivare al 1995

apice della follia ideologica sul DDT

con il bando degli inquinanti organici persistenti, DDT compreso. Per monitorarli

si istituiva una sorta di “Tribunale” che aveva potere di vita e di morte su milioni di esseri innocenti. Perché è vero che si autorizzava la produzione e l’uso del DDT “for disease vector control” (Annex B, Part II, 2) ma solo se “in accordance with the World Health Organization recommendations and guidelines on the use of DDT and when locally safe, effective and affordable alternatives are not available to the Party in question.”

Il DDT è sempre stato autorizzato come “controllo del vettore” della malaria in attesa dell’unica soluzione per eliminarla: un vaccino che ancora non c’è. E nel frattempo, zanzariere con piretroidi nuovi, farmaci nuovi ai quali il plasmodio ancora non è resistente. Perché la mutazione è ancora lì, ma non si può dire.

Il 13 settembre l’ingegner Indur Goklany è ospitato dal Bell’Anthony Watts, musa del ten. col. Guidi. Lo ricorderete. Mentre c’erano incendi in Russia e alluvioni dal Pakistan alla Cina, il ten. col. difendeva come Fort Alamo la bufala commissionata a Goklany da fondazioni BigOiliste sugli eventi meteorologici estremi che fanno solo il solletico: la percentuale dei morti era calata vistosamente dall’inizio del secolo scorso, bastava ignorare i progressi e gli investimenti fatti in cent’anni e al contadino non far sapere che la popolazione, quintuplicata nel frattempo, è concentrata nelle zone a rischio.

Lo stile di Goklany è più leggero, le falsità più pesanti, lo scopo identico: vilipendere gli ambientalisti.  Questa volta tocca a Bill Gates che non tiene conto
a) delle statistiche pubblicate dall’ingegnere sugli eventi estremi e
b) del fatto che se e quando il riscaldamento globale dovesse aggravarli, all’umanità faranno il solletico perché nel frattempo ci saran stati quei progressi e investimenti che lui nel 20° secolo non aveva notato. Il disinformato Bill Gates lasciasse perdere adattamenti e mitigazioni e si concentrasse per esempio sulla lotta contro la malaria.

Bill non avendoci mai pensato…

Giù commenti sul “genocidio” commesso dagli ambientalisti col DDT bandito: in Africa hanno ucciso “35 milioni di bambini”. Un passante segnala che dal 1972 al 2008 i morti di malaria nel mondo sono passati da 2 milioni a 880.000 anche grazie agli sforzi della fondazione Gates. Il Bell’Anthony riospita l’ingegnere che la parola evoluzione non può dirla, quindi allinea grafici dai colori sgargianti. E s’incarta.

Per la malefede di Goklany, passare dal passante e leggere anche il suo post sulla malaria. Per il cherry-picking dell’ingegnere, ci sono ciliege da Deltoid dove il poveretto tenta un’autodifesa e gli viene un autogol.

Tanto per conoscere gli antecedenti nel caso i bigoilisti nostrani salissero sul rimorchio.