Non piove, diluvia

Colpa di Claudio Della Volpe, leggo una ricerca uscita sui PNAS a proposito del ciclo idrico. Proprio quando il ciclo in questione esce a puntate su climator monitor? “Tutto ciò è molto sospetto!” per dirla con una recluta.

L’altra settimana su Nature, Margaret Palmer, Vörösmarty et al. avevano da ridire sui danni delle dighe e della cattiva gestione delle riserve idriche. Questa settimana l’Economist rampogna i paesi che pompano acqua “fossile” dalle falde come se, al pari dei combustibili idem, non ci avesse messo decine di milioni di anni a riempirle. E Tajdarul Sued e altri dottorandi di Jay Famiglietti raccontano sui PNAS una storia che pare un déjà vu dagli USA alla Cina e dalla Liguria al tunnel di Prato.

Con i dati dei satelliti – GRACE soprattutto – sulle precipitazioni, l’evaporazione e il livello del mare tra il 1994 e il 2006, hanno calcolato la massa dell’oceano globale e il volume d’acqua dolce in ingresso: in media 36.055 chilometri cubi, con un aumento dell’1,5% all’anno. In uscita sono 768 km3 e in ingresso 540 km3. Con gli interessi composti, 18%  in 13 anni.

Troppo pochi, scrivono gli autori, per stabilire se è una tendenza a lungo termine oppure un’una tantum, infatti c’è un enorme picco per il Niño 1998-1999. Basta un piccolo riscaldamento globale ad accelerare il ciclo idrico e a far piovere sul bagnato in quantità spropositate? Non è ancora certo, meno male, anche se ne sarebbero contenti gli ambulanti che vendono ombrelli nel metro Wagner.

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Ricapre e cavoli
Dal ten. col. Guidi va di moda paragonare cose diverse e sospettare un imbroglio allarmista perché non sono uguali. Il 7 ottobre, sotto il titolo “Delle due l’una, o fa il comico o il finto tonto”, la recluta Nuvola protesta:

Sono mesi che ci martellano con la possibilità che quest’anno ottenga un’ottima posizione nella specialissima classifica di quelli più caldi. (…) Ma voglio andare ancora un po’ più indietro e tornare allo scorso inverno, quando mentre sulle terre emerse dell’emisfero nord si battevano i denti e si spalavano metri di neve (…) i soliti profeti di sventura ci facevano notare che però in Groenlandia e dintorni la temperatura era talmente anomalmente alta da riportare in positivo l’intera anomalia emisferica o addirittura globale.

Nuvola guarda le medie annuali della temperatura in Groenlandia, resta stupita dal fatto che il GISS abbia “appiccicato” l’ultima barra del 2009-2010 alla curva perché ha perso gli occhiali, e cerca di riflettere:

con tutto questo caldo c’è da aspettarsi che il livello dei mari tra espansione termica e scioglimento dei ghiacci stia volando anche lui verso un record.  Uhm…che ne dice l’università di Boulder che compila un dataset globale? Sorpresa! Da quando è iniziato l’anno più caldo di sempre il livello dei mari ha perso a scala globale 10mm.


Nuvola ha copiato una bufala di Steve Goddard, ospite fisso del Bell’Anthony e tanto coperto di frecciate e sberleffi da parer San Sebastiano. Non sarò io a lanciar fulmini e saette contro Nuvola che poi piange ed è già diluviato abbastanza, anche se per meglio sospettare della competenza degli scienziati del clima, consulta “l’abecedario della meteorologia”:

spiega già a pagina 2 che se c’è un’anomalia fredda in area europea ce ne deve per forza essere una calda in area atlantica, perché il sistema funziona così. Ora quei testi non li usa più nessuno, siamo passati tutti all’enciclopedia del clima che cambia, e lì queste cose non ci sono, lì c’è solo la CO2 e i danni che combina.

Nuvola non ha letto oltre. Sa che al mondo esiste solo quell’anomalia. Che la CO2 non combina nulla lo sa perché l’ha detto il ten. col. Guidi. Ha altre certezze:

Non ho dubbi che il dato non sia climatico, chissà cosa c’è sotto un’oscillazione così (mai sentito parlare della Niña? ndr), però non ho neanche dubbi su cosa non c’è sotto: non ci sono nell’ordine espansione termica (cioè riscaldamento) e scioglimento anomalo di ghiacci sulla terra emersa.
E non è poco.

E’ pochezza, infatti. Il dato è climatico e l’abecedario di climatologia spiega già a pagina 2 che si calcola su anomalie decennali come queste :

non da una “frazione di anno” contestualizzata (e copiata) da Skeptical Science:
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Nuvola “fa il comico o fa il finto tonto”?

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Mini esercizio d’ammirazione
Non vorrei che il ten. col. Guidi pensasse che lo trascuro. Oggi in “Dimissioni dalla scienza o scienza dimessa”, copia dal Bell’Anthony e parla di Harold W. Lewis, 87enne  in pensione dell’università di Santa Barbara, il quale avrebbe

un passato incredibile nella storia della fisica.

Lewis ha mandato una lettera all’American Physical Society in cui si dimette perché il comitato direttivo è stato traviato da oscuri congiurati e corrotto “dalle migliaia di miliardi di dollari che guidano la truffa del riscaldamento globale”, cioè “dall’inondazione di denaro (una minaccia contro cui Dwight Eisenhower mise in guardia un mezzo secolo fa). Solo che Eisenhower parlava della corruzione dei valori e della politica americana da parte del “complesso militaro-industriale” e della “sua élite tecnico-scientifica”, complesso per il quale Harold W. Lewis lavorava.

E poi Harold W. Lewis “con un passato incredibile nel campo della ricerca scientifica” è un altro.