La Bayer connection


Fonte utile anche per gli altri insetti utili

A proposito della recente ricerca sulle api e sulla loro moria negli Stati Uniti (vedi  “Combinazione sospetta” l’altro ieri), il titolo del New York Times faceva credere che il killer era stato trovato. Francesco Pannella su Mieli d’Italia parlava dei rapporti tra Bayer e il primo firmatario, Jerry Bromenshenk, e Fortune rivela altri particolari. Trova che il giornalista del New York Times doveva essere più scettico, per esempio chiedere se nelle analisi s’erano trovate tracce di neo-nicotinoidi, i pesticidi prodotti dalla Bayer che finanzia alcuni esperimenti di Bromenshenk sull’impollinazione delle cipolle.

Fonte, no, no, è questa.
Sarebbe interessante saperlo, ma non era lo scopo del lavoro sul virus viridescente e la Nosema ceranae. Questo completa ricerche fatte in Spagna* e non rivendica alcuna scoperta, solo l’identificazione di particelle virali e una “maggiore letalità” quando api sane sono infette sia con il virus che con la muffa.

Ma la società Bee Alert di Bromenshenk, dice Fortune, sta sviluppando scanner per diagnosticare le malattie delle api. Con l’articolo sul New York Times  si è fatta una bella pubblicità.

* In Spagna, tra l’altro, i neo-nicotinoidi (imidacloprid) sono autorizzati e oggetto di nuove ricerche perché persistono nelle verdure prodotte in serra, ma non so se ci sono risultati pubblicati.