Roger Penrose è geniale, quindi a volte discutibile, infatti fa discutere la sua scoperta, insieme a Vahe Gurzadyan, dei cerchi concentrici in dodici posti sulla mappa della radiazione cosmica di fondo, sia quella WMAP che quella a grana più grossa di BOOMeranG, a conferma della sua teoria detta CCC per cosmologia ciclica conformale e ciclica nel senso di nascita, morte causata da collisione tra buchi neri quando restano solo quelli, e rinascita dell’universo.
Ingunn Wehus e Hans Kristian Eriksen, Adam Moss, Douglas Scott e James Zibin, e Amir Hajian hanno riguardato WMAP e i cerchi li vedono, ma non la corrispondenza con il tempo pre BB e il modello di CCC. I due ribattono che quelle obiezioni sono “triviali” perché il loro modello predice i cerchi meglio dell’attuale teoria del BB – che non le prevede per niente.
Adesso Stephen Feeney, Matthew Johnson, Daniel Mortlock e Hiranya Peiris vedono i cerchi pure loro a conferma di una teoria detta dell’inflazione perenne in cui il nostro universo è uno fra i tanti a bolle nel cosmo e i cerchi la traccia di collisioni tra le bolle. Avvertono che potrebbe essere un’illusione ottica e che solo con la missione spaziale Planck sarà possibile sapere se ci sono davvero.
Hard physics, per cominciare meglio Cycles of Time penso, ma non l’ho ancora letto.
Detto questo, c’è anche chi vede in WMAP la conferma dell’origine divina dell’Urantia o Quinta rivelazione epocale.