Meteopatacche


fonte.

L’altro ieri sul suo web, La Stampa faceva la réclame per l’omeopatia. Sulla carta la faceva per uno spaccio di previsioni meteorologiche e climatiche sotto il titolo “Il signore del tempo che imbarazza i climatologi inglesi“. Il sottotitolo –  “Il record dell’astrofisico Corbyn: ci azzecca sempre” –  è pubblicità menzognera, il resto pure.
A difesa del collaboratore da Londra Matteoia Bernardo Bandgnoli, (h/t M.B. Bagnoli) va detto che scopiazza da una rubrica del sindaco Boris Johnson, uscita sul Daily Telegraph, noto organo di disinformazione. In “L’uomo che batte ripetutamente il Met Office al suo stesso gioco”, il sindaco opinava che

Piers Corbyn non solo aveva previsto il tempo attuale, ma crede che le cose peggioreranno molto (…) In novembre, quando il Met Office faceva ancora il suo numero “sull’inverno mite”, Corbyn disse che sarebbe stato il più freddo degli ultimi cento anni.

Al sindaco Johnson non viene in mente che nei 100 anni scorsi ci sono stati inverni più freddi. E al credulo Bagnoli che il sindaco, accusato dai londinesi di non aver preso i dovuti provvedimenti, voleva scaricare la colpa sul Met Office. O che Corbyn è un mitomane. O che il Daily Telegraph aveva poi dovuto ammettere che “la pesante nevicata del week-end era stata prevista con grandissima accuratezza dal Met Office”, come gongolava lo stesso Met in un comunicato stampa.

Non solo all’inizio di novembre aveva pubblicato la solita previsione a 30 giorni annunciando neve e gelo a partire da fine mese, ma all’inizio di dicembre prevedeva le temperature di gennaio che secondo Corbyn sarebbero state polari.

Il credulo Bagnoli riporta le solite frottole di Corbyn:  il clima sarebbe dettato dalla combinazione di vento solare e fasi lunari; la CO2 non è un gas serra; il cambiamento climatico è una truffa e la scienza corrotta; Corbyn è un genio incompreso dall’establishment; Corbyn è disinteressato, non ha nemmeno i soldi per procurarsi dati satellitari, eppure ha “clienti importanti: compagnie dell’acqua, organizzazioni ambientaliste, produttori televisivi, grandi imprese agricole…

Il credulo Bagnoli non si meraviglia se i “clienti” importanti non figurano sul web aziendale di uno che non perde occasione di incensarsi. Quando ha letto il Vangelo secondo Boris, ha chiuso le imposte e da allora non esce più di casa, convinto che Londra sia stretta nella morsa dei ghiacci.

Qualcuno gli telefoni, potrebbe aver esaurito le scorte di cibo.