De minimis non curat anser e fa male


(grazie, Lectora)
Non immaginavo… Non volevo… Se qualcuno mi diceva prima che Teodoro Georgiadis perdeva la testa per colpa della mia indifferenza, posteggiavo il camion sotto casa sua. Da martedì piange su Climate monitor, chissà se sono in tempo per fermarlo prima che sprofondi nella nera voragine della schisi.

  • Noi Cattivi.

Ma no, Teodoro caro, lei è buonissimo.

  • questa non vuol essere una lettera, ma neppure un articolo. Solo una serie di considerazioni in libertà

Ma sì, si sfoghi, si sfoghi, vedrà che dopo starà meglio.

  • Una domanda che mi sorge spesso spontanea è “ma perché debbo essere classificato necessariamente tra i cattivi per il solo fatto di applicare quello che mi hanno insegnato per anni come metodo scientifico come lo hanno fatto personaggi del calibro del Prof. Ottavio Vittori?”

Le sorge in questa forma? Da molto tempo? Spesso quanto? Di più la sera? La sente con la sua voce o di un estraneo?

  • Perché tutte le volte un Ministro (detto con il massimo rispetto espresso dal maiuscolo) qualunque (detto non proprio con il massimo rispetto per via dell’ignoranza evidente del Ministro nella materia oggetto del ministero) deve etichettarmi, etichettarci, come al soldo di qualche d’uno?

Le viene spontanea anche questa? Mi dica quale Ministro che gli confisco le etichette.

  • Perché un Bardo qualunque deve offendermi

Era licenza poetica, i bardi sono fatti così. Lei è d’animo delicato, Teodoro, e lui non è abituato.

  • Perché non pensare che proprio tra chi esprime il dissenso ed il legittimo dubbio non passi proprio quel concetto di servizio e di democrazia d’uso, ovvero di strumento per il bene comune, che è la scienza pubblica?

E’ un’altra domanda che le viene spesso? Non è grave, si calmi. La scienza è pubblica, lei ha ragione, però non deve trattarla da donna pubblica. E’ come lei, ha bisogno di attenzioni, di essere capita.

  • Perché la scienza non è democrazia, lo abbiamo detto e scritto, ma il suo uso sì.

Certo, certo, anche l’uso del cucchiaio. Appena ha imparato a servirsene, gliene regalo uno.

  • E dire che piano piano, ancora, vediamo che quelle certezze sbandierate in modo così veemente, tanto da farci pensare che fossero solo degli slogan, incominciano a dover includere anche i nostri dubbi di cattivi. E guarda caso la parola ‘inclusione’ sarebbe propria della filosofia dei buoni, che se ne riempiono la bocca (come di democrazia) ma troppo spesso non ne conoscono punto il significato.

Scusi?

  • E dire che piano piano, ancora, vediamo che quelle certezze sbandierate in modo così veemente, tanto da farci pensare che fossero solo degli slogan, incominciano a dover includere anche i nostri dubbi di cattivi. E guarda caso la parola ‘inclusione’ sarebbe propria della filosofia dei buoni, che se ne riempiono la bocca (come di democrazia) ma troppo spesso non ne conoscono punto il significato.

E’ vero! Martedì sui PNAS era incluso “non esistono le temperature medie perché in natura la media non esiste“, ieri su Naturenon è il caldo a governare i ghiacci artici” e oggi su Science “Che la scienza sia corrotta è proprio un dato indiscutibile”. Anche i mensili, il Journal of Gastroenterology raccomanda “sciarpe e cappelli” ché l’era glaciale è iniziata nel 1999.

  • Bene, vi dirò che in fondo, anche se faticoso, mi ha fatto piacere far parte della compagnia dei cattivi: e anche se abbiamo fatto starnazzare le Oche forse abbiamo fatto un minimo di buon servizio anche a questo Paese.

Poteva risparmiarsi la fatica, Teodoro mio, non sarete mai una compagnia di cattivi, solo di comici. Perciò il Paese vi è riconoscente del servizio e lo starnazzo delle Oche è un applauso.

  • Volevo scrivere queste considerazioni a valle di Cancun, e non perché l’inverno è stato gelido

Lei è già in primavera? Che bravo! E come ci è arrivato?

  • e quindi ha tappato la bocca ai profeti di sventura, perché lo sappiamo che un evento non ha alcun senso globale, ma l’ho fatto nella speranza che il big chill dell’informazione sia dovuto più ad una presa di coscienza che la realtà fisica è molto più complessa di quella che avevamo voluto credere.

Proprio così, i profeti di sventura sono ammutoliti. E se le vengono di nuovo quelle domande spontanee, faccia un bel respiro profondo e ripeta ad alta voce, dieci volte dovrebbero bastare: “la media non esiste, il clima globale nemmeno, anche la Terra è un’illusione, esiste solo il bollettino meteo locale”.

  • A proposito di quello che si dice in questi giorni sulle strane stragi di volatili, ma le Oche…?

Grazie di preoccuparsi per loro, Teodoro, che pensiero gentile! Non le davo segno di vita per via di impegni con i suoi superiori. Di lavoro, smetta di tormentarsi. Per fortuna che il “Bardo qualunque” –  le vuol tanto bene anche lui, sa? – mi ha avvisata che per la gelosia lei stava perdendo il senno. Asciughi quei lacrimoni, Teodoro bambino mio, e si ricordi che per me lei sarà sempre il più bello e buono della compagnia.