Cinciallegre


Altra ricerca sugli effetti del cambiamento climatico, questa volta in biologia evoluzionistica del Parus major, magari interessa la sua popolazione italiana. Su PLoS Biology, esce una ricerca di Arild Husby et al. sulla fitness riproduttiva di 2.934 cince rispetto all’aumento delle temperature primaverili dal 1973 al 2007. Conclusione:

La potenza annua della selezione sul momento della riproduzione e l’espressione della variazione genetica in quel momento (un tratto chiave nella storia di vita) sono positivamente associate a un cambiamento delle condizioni ambientali (temperature più elevate). Tale associazione potrebbe potenzialmente accelerare la risposta microevolutiva a una selezione come quella imposta dal riscaldamento del clima.
I nostri risultati mostrano l’esistenza di una sostanziale variazione temporale in risposta all’eterogeneità ambientale, e sottolineano un meccanismo – di ereditarietà, ndt – fin qui trascurato che potrebbe essere importante nel determinare le dinamiche evolutive delle popolazioni in natura.

Fuori dalle cautele e dai condizionali: a parità delle altre condizioni ambientali, nelle primavere più calde le cinciallegre che fanno le uova prima hanno più discendenti che ne ereditano la variazione genetica, fanno le uova prima e hanno più discendenti che… Non è detto che le altre condizioni restino pari, ma le cince divorano insetti, frutta, semi, più precoci anch’essi.

Ho notato una micro-evoluzione nell’erba cipollina del balcone, da due settimane spunta come fosse maggio da quella secca e ingiallita dell’anno scorso. Cresce a una velocità un po’ inquietante, forse dovrei avvisare meristemi (il quale segnala tra l’altro che le patate sono “rimaste in quattro“).