Il gruppo di Real Climate ha ricevuto questo mail e non è uno scherzo di carnevale:
From: Bill Hughes
Cc: Sonja Boehmer-Christiansen
Subject: E&E libel
Date: 02/18/11 10:48:01
Gavin, il commento su Energy & Environment che hai fatto su RealClimate è stato portato alla mia attenzione:
“l’evidenza per questo è precisamente quello che succede in posti come E&E che in effetti hanno fatto a meno di peer-review sostanziale per qualunque paper che segue la linea politica dell’editore. ”
Asserire, senza sapere, come non ti è possibile sapere, non essendo tu stesso connesso alla rivista, che una rivista accademica non si dà la pena di chiedere una peer-review, è un’accusa terribilmente lesiva, e una che trovo davvero molto sorprendente che tu sia pronto a fare. E per asserire ulteriormente che la peer-review è stata abbandonata precisamente allo scopo di lasciare la direttrice pubblicare articoli che confortano la sua posizione politica è ancora più lesivo, per non dire che è completamente ridicolo.
Al momento, sono disposto a patteggiare meramente una ritrattazione pubblicata su RealClimate. Sono del tutto felice di lavorare con te per trovare una forma di parole reciprocamente soddisfacente: capisco che potresti trovarla difficile.
In attesa di tue notizie,
With best wishes
Bill Hughes
Director
Multi-Science Publsihing [sic] Co Ltd
Il signor Hughes ha difficoltà con le parole nell’originale. Dal 2003 la direttrice Sonja Boehmer-Christiansen dichiara spesso
Seguo il mio programma politico – comunque un po’. Ma non è il diritto del direttore?… E&E non è una rivista scientifica… ecc.
Il gruppo fa presente che E&E non risulta nell’elenco delle riviste peer-reviewed e conclude:
Non siamo sorpresi si scoprire che Bill Hughes (l’editore) si preoccupa della reputazione palesemente raccapricciante della sua rivista. Tuttavia, per rimediare non conviene forse mettersi ad applicare un più alto livello di controllo qualità, piuttosto che minacciare processi per diffamazione contro chi indica pubblicamente i problemi? Aiuta davvero far sapere che la rivista cerca di intentare una causa ai critici delle sue politiche editoriali (o peggio, cerca di intimidire i critici minacciando processi per diffamazione) ?
Come note finale: se pensate che minacciare ingiustificabili processi per diffamazione in Gran Bretagna contro una critica valida è un abuso agghiacciante, ritenetevi liberi di farlo sapere a Bill Hughes (ma per favore siate educati), e di sostenere la Campaign for libel reform in Gran Bretagna che sembra progredire bene. Nei commenti, ritenetevi liberi di elencare i vostri esempi dei peggiori articoli mai pubblicati da E&E.
Bill, se ci leggi, prendi pure questa ‘forma di parole’ come una risposta piena ed esauriente al tuo email.
I commenti meritano, ma stupisce che l’editore usi il ricatto quando potrebbe avvalersi di spie, astroturf, bot, troll e finte identità pagate da Big Oil (dettagli da Ugo, il Bardo).