Ieri su Climate Monitor Fabio Spina scriveva
Tragicamente chi muore di fame non è per mancanza di cibo ma di denaro per comprarselo…
Bene. Conta il pensiero che emerge intatto dalla grammatica scassata, ma oggi interviene sulla doppia campagna di informazione:
– “M’illumino di meno” degli amici di Caterpillar a sostegno dello sforzo quotidiano ultraventennale dell’International Dark Sky Association Italia e dell’Unione astrofili italiani per far risparmiare sulla bolletta usando i lumen dove servono invece di spararli in cielo;
– l’Ora della Terra del WWF e di migliaia di Ong, con milioni di persone a sostenerne lo sforzo quotidiano a volte cinquantennale per risparmiare risorse non rinnovabili e un po’ di cieli stellati, fiumi, foreste, animali.
Un vero CMonitorista non sa nulla delle Ong e dall’alto della sua ignoranza impartisce una lezioncina:
Per “illuminarsi in modo più efficiente” occorre aver fiducia nell’uomo e in ciò che produce, occorre impegnarsi tutto l’anno. Per partecipare a “M’illumino di meno” occorre mantenere uno spreco per l’intero anno in modo da eliminarlo vanitosamente per qualche ora, o frazione di ora, mentre le TV e la radio ne parlano. La luce che viene spenta durante la manifestazione dai “paladini ecologisti”, è quella che gli stessi contemporaneamente, con il loro agire, dichiarano inutilmente accesa il resto dell’anno.
Un vero CMonitorista pensa che l’uomo sia fatto a sua immagine e somiglianza?
Ricordatevene il prossimo 26 marzo, quando per un’ora (dalle 20.30 alle 21.30) saranno spente simbolicamente le luci di monumenti, uffici, luoghi simbolo e abitazioni private in tutti i continenti, in occasione della campagna del WWF dal titolo “l’Ora della Terra”.
Un vero CMonitorista crede che il volontariato non esista e che un simbolo abbia valore solo sui soldi?