Prima la ministra

Ricevo dalla rete 29 aprile e volentieri pubblico:

Le gambe corte delle bugie del ministro

Durante la puntata di ieri sera, 13 marzo, della trasmissione “Che tempo che fa”, il ministro Gelmini è stata intervistata da Fabio Fazio e ha candidamente affermato che, sia per il personale della Scuola sia per quello dell’Università, “non sono stati operati tagli stipendiali”.
Questo è clamorosamente FALSO.
Nella scuola le progressioni di carriera per anzianità di servizio sono state bloccate per gli anni 2011 e il 2012, in attesa della loro sostituzione con un nuovo sistema che dovrebbe premiare – al netto dei nuovi tagli di garanzia per il recupero delle risorse – soltanto il 75% del personale, lasciando il 25% restante agli stipendi del 2010, mentre il 15% del personale precario continuerà a percepire lo stipendio iniziale.
Nell’Università, il discorso è simile: le retribuzioni restano congelate ai valori del 2010, fino al 2013, compresi gli aumenti ISTAT. Vengono quindi persi gli scatti biennali (che dal 2013 diventeranno triennali e verranno attribuiti previa valutazione) nonché ogni altro tipo di adeguamento della retribuzione ai costi della vita. Un’azione devastante, soprattutto per i giovani ricercatori che si vedono decurtata la retribuzione attesa dopo il primo anno di servizio fino al 30%.

Come tutti sanno.